Tetti fotovoltaici nei centri storici, la Regione cambia le regole. Stop al blocco, ora si può fare

Un tetto con i pannelli fotovoltaici
di Luca Benedetti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Giugno 2023, 09:01

Si chiama Testo unico del Governo del territorio e materie correlate. Nella seduta di mercoledì la giunta regionale ha preadottato le modifiche del regolamento. Tra i passaggi chiave che saltano all’occhio, nella relazione alla delibera numero 565, c’è quello a pagina 6 e riguarda il comma cinque dell’articolo 21. Oggetto: i pannelli fotovoltaici. La Regione apre la porta alla possibilità di utilizzo dei tetti degli edifici nei centri storici. Il perché lo spiegano i tecnici di palazzo Donini.
IL PASSO
«Il tema dell’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici sulle coperture degli edifici, anche all’interno dei centri storici-spiega la relazione tecnica alla delibera- è stato oggetto di un intervento legislativo a livello nazionale che ha definito questo tipo di intervento come opera di manutenzione ordinaria, non subordinata alla acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque denominati, eliminando, in talune fattispecie, anche l’autorizzazione paesaggistica. Il regolamento regionale 2 del 2015, all’articolo 21, comma 5, prevede il divieto assoluto di installazione di questo tipo di impianti nelle coperture degli edifici ubicati nei centri storici («insediamenti esistenti che rivestono valore storico e culturale») dei comuni umbri.
Si ritiene che la normativa nazionale, di derivazione comunitaria, sia prevalente rispetto al dettato regolamentare della Regione Umbria e che pertanto non sia opportuno mantenere un divieto tout-court, come previsto attualmente.
Viene proposta, pertanto, una regolamentazione che, pur consentendo l’installazione di detti impianti sulle coperture, permetta al contempo un ordinato ed armonico inserimento degli stessi sulle coperture degli edifici ubicati all’interno dei centri storici, in special modo nei casi per cui non è previsto il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, nel rispetto dell’articolo 24 della delibera di giunta regionale 420/2007 e dei piani di gestione dei siti Unesco».
La spiegazione politica la mette in fila l’assessore alle Infrastrutture, Enrico Melasecche: «L’argomento è delicato. Abbiamo agito con senso di responsabilità. Meno non si poteva fare. Quello che è certo è che l’Umbria verde resterà verde». Avrà un ruolo, spiega ancora l’assessore, la Soprindentenza rispetto alla valutazione delle domande nelle zone con vincoli.
IL MERCATO
In Umbria è letteralmente esploso.

Lo conferma il direttore di Cna Roberto Giannangeli. «Quello del fotovoltaico-sottolinea Giannangeli- è un mercato che cresce. Le aziende energivore cercano soluzioni con le fonti di energia rinnovabile e il fotovoltaico è il passo più semplice. Funzionano anche gli incentivi. Per esempio al bando Solar Attack della Regione hanno risposto in trecento. Altre misure sono in corso per l’agrisolare e l’agrivoltaico da utilizzare sui campi coltivati. Un passo utile per le aziende agricole che così creano il reddito con l’incasso del fotovoltaico per sostenersi. E adesso si apre il fronte delle comunità energetiche che contribuirà ancora di più allo sviluppi di quel tipo di fonte energetica. Tutto questo ha avuto un beneficio anche sulle imprese degli installatori: sono sempre di più, creano posti di lavoro e assumono assetti societari più complessi: alcuni nostri associati del settore hanno dato vita a delle Srl, segno che le dimensioni delle imprese sono mutata. Crescendo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA