Ricostruzione, Umbria più veloce. Soldi per 54 scuole

La basilica di San Benedetto a Norcia
di Ilaria Bosi
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Agosto 2021, 08:30

SPOLETO Richieste di contributo per la ricostruzione degli edifici privati, nell’ultimo anno in Umbria si è registrato un incremento del 72 per cento. È quanto emerge dal report fornito ieri dalla struttura commissariale: al 30 giugno scorso, sono 3.463 le richieste presentate in Umbria. Di queste, 1.687 sono state accolte e riguardano 4.200 abitazioni.
A cinque anni dalle prime scosse del sisma 2016, sono 1.600, in Umbria, le persone rientrate a casa. La struttura commissariale, sulla base delle schede Aedes e Fast redatte dai tecnici dopo i terremoti del 2016 e 2017, ha censito in Umbria 11.890 edifici inagibili: di questi, 6.526 hanno riportato danni gravi, mentre 5.364 danni lievi. Sulla scorta di questi dati, viene spiegato, «in Umbria le domande coprono il 53 per cento dei danni lievi e il 9 per cento di quelli gravi».
I CONTRIBUTI
Il Comune umbro che ha ottenuto maggiori contributi per la ricostruzione privata è Norcia (183milioni di euro concessi), secondo nel cratere soltanto a Tolentino. Per quanto riguarda gli interventi pubblici, un discorso a parte meritano le scuole. Alle 3 programmate in Umbria subito dopo il sisma, con l’ordinanza 14, si aggiungono altri 39 interventi, per 94 milioni di euro complessivi). Nel corso dell’estate 2021 – riferiscono inoltre dalla struttura commissariale – è stato lanciato un piano straordinario per le verifiche di vulnerabilità, il ripristino dei danni e l’adeguamento sismico di tutte le scuole danneggiate nel 2016: in questo ambito, in Umbria sono previsti 54 ulteriori interventi.
LE MACERIE
I cento milioni di euro stanziati dalla protezione civile con i fondi dell’emergenza per la gestione delle macerie sono esauriti. Altri 83,4 milioni sono stati nel frattempo erogati per lo smaltimento delle macerie pubbliche dal commissario (di questi, 66 milioni nel primo semestre 2021). La situazione in Umbria è la seguente: 159.200 tonnellate sono state rimosse, ne restano 62.600 tonnellate. Il quinto anniversario del sisma d’agosto è stata anche l’occasione per fare un focus sugli sms solidali: tre gli interventi previsti in Umbria, con 4,8 milioni di euro a disposizione. «Il primo, già concluso, ha fornito alle scuole primarie dei territori della Valnerina aule interamente digitali e cablate nell’ottica di implementare la rete informatica del territorio. Il secondo, che è anche il più consistente con circa 4 milioni di euro previsti, punta a realizzare una rete di Centri con finalità di Protezione civile nei Comuni che non hanno strutture simili nei cinque ambiti territoriali di Norcia, Vallo di Nera, Monteleone, Preci e Cascia. L’ultima opera riguarda il restauro di beni culturali mobili e la restituzione ai vari comuni ed anch’essa è stata portata a termine». Delle 25 ordinanze speciali approvate finora e che consentono di intervenire in deroga alle normative attuali, cinque riguardano l’Umbria: si tratta di quelle per la ricostruzione della Basilica di San Benedetto di Norcia, di Castelluccio, Sant’Eutizio a Preci, Cascia (scuola e ospedale) e Norcia (Polo scolastico, in primis).
LE CRITICITÀ
In Umbria, è stato quindi riferito, la situazione più complessa è quella che riguarda Preci, dove è stato presentato appena il 40 per cento delle domande di danno lieve e il 9 di quelle per i danni gravi. A Norcia, che ha subito il maggior danno, la ricostruzione leggera è al 56 per cento, mentre quella pesante all’11 per cento. A Spoleto, comune più grande del cratere umbro e che conta moltissimi danni diffusi, le domande per i danni lievi si attestano al 63 per cento, mentre quelle per danni gravi non superano il 7 per cento. Il piatto dei danni gravi piange anche a Ferentillo (domande ferme al 3 per cento), dove invece le richieste per i danni lievi viaggia all’85 per cento.
IL RICORDO
Nel quinto anniversario del sisma, l’Umbria ricorda Barbara e Matteo, i coniugi di Orvieto morti sotto le macerie di Amatrice.

Ieri l’associazione 3.36, a loro dedicata, è tornata a chiedere verità e giustizia, auspicando anche che a breve possa essergli intitolato uno spazio, «dove pensarvi, immaginarvi in quella felicità portata via in una notte d’estate».

© RIPRODUZIONE RISERVATA