Terremoto, il commissario per la ricostruzione Castelli a Pierantonio e Sant'Orfeto: «Manca solo la firma del ministro per il via libera agli aiuti»

Il commissario Guido Castelli a Pierantonio
di Walter Rondoni
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Domenica 2 Aprile 2023, 09:45

UMBERTIDE «Ci siamo portati avanti con il lavoro che dovremo affrontare appena a livello governativo si saranno fatte le scelte organizzative». E' pomeriggio inoltrato quando da Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione nei comuni terremotati di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, arriva la conferma. La procedura per l'aiuto alle popolazioni di Umbertide e Perugia messe in ginocchio dalle scosse del 9 marzo è all'”ultimo miglio”. A questo punto manca solo la parola definitiva del ministro Nello Musumeci, atteso giovedì.

Al Coc di via Pian di Botine è appena terminata la riunione a porte chiuse per fare il punto sulle due ore che hanno permesso a Castelli di rendersi conto dello “status quo”. Di toccare con mano la realtà di Pierantonio e Sant'Orfeto, in compagnia dei sindaci Luca Carizia e Andrea Romizi, dell'assessore regionale Enrico Melasecche, del direttore della ProCiv Umbria Stefano Nodessi. «Abbiamo fatto un brefing tecnico - sintetizza il senatore - sulle cose che andremo ad affrontare un minuto dopo l'adozione dello stato di emergenza, con la Protezione Civile abbiamo valutato ciò che è più opportuno per la sistemazione provvisoria delle persone in condizioni di precarietà: quelle in palestra ma anche quelle che si trovano in appoggio a casa di parenti oppure in strutture ricettive». Quali impressioni? «Ho visto una comunità compatta, coesa e disorientata come in ogni sisma, capace di confidare nei suoi amministratori». E' possibile un bilancio dei danni? «Le scosse si sono concentrate su un perimetro molto ristretto che ha colto le parti deboli del tessuto edilizio come campanili o edifici che avevano una tipologia costruttiva un po' fragile, è tipico dei terremoti che colpiscono piccole zone pianeggianti delimitate da colline».

Stando all'ultimo report regionale a Umbertide ha prodotto 438 sfollati (225 nuclei familiari) e l'inagibilità di 3 edifici pubblici, a Perugia 285 sfollati (143 famiglie).

Un nucleo familiare fuori casa anche a Gubbio. In mattinata la coalizione “Progressisti per l'innovazione” aveva rotto il silenzio. Si era preparato ad accogliere Castelli invocando «soluzioni rapide per le popolazioni colpite dal sisma»: «alloggi reperiti sul mercato, camper-roulotte provvisorie o alloggi di proprietà pubblica assegnati in via straordinaria come fra l'altro la legge regionale prevede per questo tipo di emergenze». Ricordato che «molte altre famiglie tra Pierantonio, Pian d'Assino e Montecorona sono state costrette, a proprie spese, a reperire una casa», aveva poi focalizzato l'attenzione sulle scuole. «Riteniamo indispensabile che entro settembre venga trovata una soluzione per evitare l'esodo degli alunni verso Solfagnano o Umbertide». Delle due l'una. «Costruire un prefabbricato per 3-4 nuove aule adiacenti alla scuola materna» oppure «utilizzare, se possibile, l'attuale edificio ex supermercato, attualmente in curatela fallimentare, che andrà all'asta il 13 aprile».

Il terremoto è ufficialmente entrato nella campagna elettorale come dimostra anche la presenza a Pierantonio di tutti i candidati sindaco alle amministrative del mese prossimo. Intanto, vanno avanti in ordine sparso le iniziative di solidarietà. Alle 11, alla messa per la Domenica delle Palme nell'Abbazia di Montecorona, il Chorus Fractae Ebe Igi oltre a rendere più solenne la celebrazione promuoverà una raccolta fondi da devolvere al gruppo comunale della ProCiv. La sottoscrizione “Aiutiamo il paese”, organizzata da Pierantonio Sport sulla piattaforma Gofundme, ha superato i 40mila euro. Il Giovedì Santo l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Ivan Maffeis, durante la messa in Coena Domini compirà il rito della lavanda dei piedi ad un gruppo di famiglie terremotate. A Pasqua celebrerà la messa insieme ai fedeli di Pierantonio nei luoghi del cratere.

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