Terremoto, i commercianti: «Ristori subito, se la gente lascia Pierantonio non riapriamo più»

I vigili del fuoco recuperano i mobili in una casa lesionata
di Walter Rondoni
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Martedì 14 Marzo 2023, 10:32

UMBERTIDE Una comunità in ginocchio. Se al termine delle verifiche, nove case su dieci di Pierantonio potrebbero risultare inagibili, fin da subito il comparto del terziario risulta azzerato. «Di tredici attività commerciali, solo la gioielleria si è salvata», puntualizza la vice sindaco Annalisa Mierla, profonda conoscitrice della realtà paesana. Ed anche se ieri mattina il tabaccaio ed un bar hanno rialzato timidamente le serrande, la situazione resta drammatica, visti gli impegni economici, come mutui o pagamenti dei fornitori, che molti sono nell'impossibilità di onorare. «La nostra giunta, appena insediata, si attiverà immediatamente per chiedere alla Regione ristori a beneficio di chi è bloccato e contributi per la ristrutturazione degli immobili», anticipa Amedeo Fiorucci, presidente della Confcommercio a Umbertide. «E' inutile dare qualcosa quando non ci sono più gli abitanti», avverte.

«Riteniamo indispensabile dichiarare lo stato di emergenza ed aiutare le popolazioni a ricostruire bene ed in fretta», rilancia il direttivo Fillea Cgil, a margine dell'elezione di Cristiano Costanzi e Cristian Benedetti nella segreteria regionale. Chi non ha intenzione di mollare è Genovisio Cecchetti, settore della metalmeccanica. «Già oggi (ieri -ndr) qualcosa sembra ripartire, spero che almeno per le imprese ci sia una sollecita presa d'atto della situazione ed un veloce ripristino». Intanto, un primo segnale di vivacità e speranza arriva da Umbertide, dove ieri mattina è ripreso il lavoro alla Terex, multinazionale delle piattaforme aeree, che occupa più di 400 persone. «Stiamo mettendo a posto, nel frattempo studiamo la situazione relativa ai dipendenti che vengono da Pierantonio». Un quadro più generale riguardante i luoghi produttivi lo tratteggia Fabrizio Fratini, responsabile Alta Umbria per la Camera del Lavoro di Perugia. «Ci siamo attivati per verificare la situazione, per capire come tutelare lavoratrici e lavoratori delle aziende che hanno dovuto sospendere la produzione», rende noto. «Attualmente abbiamo una situazione abbastanza tranquilla, con aziende a Umbertide, Montone e Pierantonio che stanno gestendo l'uso della cassa integrazione, già aperta in precedenza, o comunque utilizzando strumenti contrattuali e legislativi in raccordo con le organizzazioni sindacali», aggiunge, puntualizzando: «Le nostre sedi e tutto il sistema dei servizi della tutela Cgil sono a disposizione per qualsiasi esigenza».

Sul versante politico la deputata M5s Emma Pavanelli, il consigliere regionale Thomas De Luca, i consiglieri comunali di Perugia e Umbertide, Francesca Tizi e Giampaolo Conti, hanno annunciato la presentazione di un'interrogazione parlamentare e di ulteriori atti ispettivi nelle sedi istituzionali di ciascuno.

Intanto, è partita l'operazione che in brevissimo tempo consentirà di trovare una sistemazione agli alunni della Primaria e delle Medie di Pierantonio, inagibili. «Stiamo facendo di tutto per accogliere nella scuola dell'infanzia (chiusa fino al 19 marzo - ndr) i novanta bambini della Primaria con la serenità dovuta all'età», spiega Silvia Reali, dirigente del primo circolo. «Traslochiamo tutto quanto è recuperabile nella vecchia sede per allestire le nuove classi a Umbertide, cercheremo i modi per mantenere vivo il filo con la comunità pierantoniese con attività all'aperto da organizzare nei prossimi giorni», aggiunge Paola Avorio, dirigente della Mavarelli-Pascoli, pronta a ricevere «domani al massimo» una sessantina di ragazzi. Obiettivo, «ricostruire per quanto possibile la comunità scolastica pierantoniese».

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