Terremoto, consegnate le prime casette di legno agli sfollati

Terremoto, consegnate le prime casette di legno agli sfollati
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Domenica 19 Febbraio 2017, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 14:56

Consegnate le prime 18 casette di legno a San Pellegrino di Norcia. Si tratta delle prime abitazioni completate nell'intera area del Centro Italia colpita dal sisma. Il sindaco Nicola Alemanno questa mattina ha dato le chiavi degli alloggi alle famiglie aventi diritto a seguito della scossa del 24 agosto scorso. Emozione e lacrime sui volti delle persone che hanno potuto prendere possesso delle abitazioni dotate di ogni confort: all'interno sono completamente arredate con tanto di stoviglie, asciugamani, biancheria e pentole.

«Questo è il risultato dello sforzo di cinque mesi difficili, ma è anche la risposta migliore che lo Stato potesse dare, oggi possiamo dire che le istituzioni qui hanno lavorato come meglio non si potesse, nonostante le tante difficoltà», ha detto il sindaco Alemanno. Al taglio del nastro ha partecipato anche l'assessore della Regione Umbria Fernanda Cecchini che ha voluto sottolineare ancora che «lo Stato c'è e continuerà ad esserci, restando al fianco di questa gente». I destinatari delle 18 casette - di 60 e 40 metri quadrati - potranno definitivamente abitarci già dai prossimi giorni. Sempre per far fronte alle conseguenze della scossa di agosto, il Comune di Norcia nei prossimi giorni - come aveva già assicurato l'assessore Giuseppina Perla - consegnerà altre 20 casette appena fuori le mura della città, mentre servirà ancora qualche settimana per ultimare i 63 alloggi che sono in via di realizzazione nella zona industriale. Poi si comincerà a lavorare per far fronte all'emergenza abitativa emersa dopo le scosse del 26 ottobre e soprattutto, dopo quella del 30, con 6.5 di magnitudo.


«Sono bellissime, mamma mia non ci credo ancora»: sono le prime parole, rotte dall'emozione e dal pianto, di Maria Luisa Giorgi, appena entrata dentro la sua casetta in legno. «Mi tremano le gambe, non ho parole, c'è veramente tutto e poi questa almeno non ci cadrà sulla testa», ha detto ancora, asciugandosi le lacrime. «Sono stati 5-6 mesi difficili, ora speriamo di tornare a vivere e di ritrovare un pò di serenità», dice Paola Onori, un'altra delle persone che dal sindaco Alemanno hanno ricevuto le chiavi del proprio alloggio.

«Io ho vissuto in un container in questo periodo - racconta Stefano Onori - e avere adesso questa casetta è un sogno, quantomeno non sentiremo più il freddo che abbiamo dovuto sopportare nelle settimane scorse». I più giovani, entrati in possesso delle case, non si sono persi l'occasione per farsi foto e selfie fuori dalle abitazioni, a testimonianza di una giornata «importante, che per noi significa tornare un pò alla normalità», racconta uno dei ragazzi intento ad aprire il portone della casetta.

E intanto emerge l'ennesima storia di solidarietà che emerge dalla città di San Benedetto e vede protagonista proprio un cittadino di San Pellegrino, Bruno Biagini, che non ha esitato un attimo a lasciare le sue chiavi a Cecilia Amici, la nonna di questa frazione e da tutti amata, che per le regole dell'assegnazione non ne aveva avuto diritto. «Un gesto che dimostra un grande cuore e per questo voglio ringraziare personalmente Bruno», ha detto il sindaco Nicola Alemanno, nel corso della consegna degli alloggi.

Questa mattina Cecilia non è potuta essere presente al ritiro delle chiavi, al suo posto la sua giovane nipote che non ha mancato di ringraziare a sua volta Biagini «per lo splendido gesto».

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