Terni, vittima di un incidente raggirata dall'agenzia di infortunistica stradale: Il titolare condannato a risarcire 150mila euro

Terni, vittima di un incidente raggirata dall'agenzia di infortunistica stradale: Il titolare condannato a risarcire 150mila euro
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 08:29

TERNI - Uscita viva per miracolo da un incidente stradale ha ottenuto un consistente risarcimento ma in tasca le sono arrivati solo 20mila euro.

Il resto della somma, 145mila euro, l’aveva trattenuto il titolare di un’agenzia di infortunistica stradale di Roma.

Che ora è stato condannato dal tribunale di Terni a 6 mesi di reclusione, 5mila euro di multa e al pagamento di 150mila euro oltre alle spese legali e processuali. Davanti al giudice civile si discuterà il danno morale patito dalla donna.

La vicenda parte dopo il grave incidente stradale con vittima una donna di 73 anni, di Acquasparta.

E’ il 2017.

In seguito all’incidente la signora riporta lesioni molto serie, che la costringono a un lungo ricovero in ospedale.

Quando si riprende contatta il titolare di un’agenzia che si occupa di infortunistica stradale, che ha sede a Roma ma che orbita nel ternano.

«Deve stare tranquilla, penso a tutto io» le dice con tono fermo e convincente.

L’uomo inizia a gestire le pratiche, nomina un consulente di parte per le visite medico legali e tutto sembra andare avanti senza difficoltà.

Un giorno la donna viene portata da un notaio, a Roma. Lì le viene fatta firmare una procura speciale per affidare al consulente dell’agenzia la gestione della riscossione del sinistro.

Man mano che arrivano i rimborsi la settantenne di Acquasparta riceve le mail dall’assicurazione ma i soldi non le arrivavano. Alla comunicazione della liquidazione del danno, ben 165mila euro, la vittima dell’incidente inizia a insospettirsi. Riesce ad ottenere solo 20mila euro dall’agenzia, il cui referente accampa le scuse più disparate: dal pagamento dei consulenti alla mancanza di liquidità. Intanto il tempo passa e i soldi non arrivano sul conto della vittima dell’incidente. La donna si affida all’avvocato, Roberto Romani. Che, il 25 marzo 2020, fa una diffida ad adempiere dando tempo 15 giorni per provvedere al pagamento delle somme dovute. Il titolare dell’agenzia però non paga. A quel punto scatta per lui l’ipotesi di reato di appropriazione indebita. Poi l’indagine della guarda di finanza di Terni, con accertamenti bancari e sull’agenzia.

L’uomo finisce a processo di fronte al giudice Enrico Zibellini con l’accusa di essersi appropriato di 145 mila euro. L’ipotesi è di abuso di prestazioni d'opera essendo stato incaricato e di aver cagionato alla persona offesa un danno di particolare gravità.

In queste ore la condanna a 6 mesi di reclusione e al pagamento del maltolto con una provvisionale immediatamente esecutiva.

«Sono soddisfatto del risultato ottenuto con la sentenza di primo grado, che riconosce la fondatezza dell’accusa e che dà il titolo per agire esecutivamente per il recupero delle somme perdute» dice Roberto Romani.

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