Terni, truffa del depuratore d'acqua
la postale recupera 100mila euro

Terni, truffa del depuratore d'acqua la postale recupera 100mila euro
di Nicoletta Gigli
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Sabato 3 Settembre 2022, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 11:04

TERNI - «Salve, la chiamo per darle una bellissima notizia. Lei ha vinto un depuratore d’acqua, può darmi l’indirizzo dove possiamo consegnarlo?»

La donna ternana che riceve la chiamata chiede informazioni dettagliate sulla presunta vincita visto che lei non ha mai partecipato ad alcun concorso a premi.

La persona che l’ha chiamata però prova a insistere per conoscere il suo indirizzo. Alla fine però, quando la professionista ternana fiuta l’inganno e le fa sapere che andrà alla polizia postale per denunciare quella che ritiene una truffa, la sedicente operatrice della fantomatica azienda si affretta a chiudere la conversazione.

Diverse le persone che, in questi giorni, hanno rischiato di rimanere vittime della truffa della fantomatica vincita del depuratore.

Alcune di loro hanno provato a richiamare il numero, che però non è abilitato a ricevere telefonate.

In qualche caso la vicenda è stata segnalata alla polizia postale, i cui operatori sono ormai abituati a dover lavorare su episodi sempre più frequenti e spesso difficili da smascherare.

L’emergenza del momento è rappresentata dal trading online, che sta mietendo vittime e che di recente ha visto gli investigatori della polizia postale di Terni recuperare la somma che una signora aveva investito col suo smartphone con l’obiettivo di incassare somme ingenti.

«Quest’anno solo in Umbria il volume del falso trading online supera la somma di 4 milioni di euro - spiega Michela Sambuchi, dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni per l’Umbria. I soldi vengono trasferiti sempre su conti esteri (Svezia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito) per impedirne il recupero da parte delle autorità».

Anche i soldi della vittima ternana della truffa erano già finiti in un conto estero. Lei, che aveva investito duemila euro riuscendo a guadagnare ben 100mila, ha fiutato l’inganno quando si è accorta che il conto del trading era bloccato. Inutile il suo tentativo di non mandare in pagamento l’ultimo bonifico da 5mila euro. A recuperare la cifra gli investigatori della polizia postale di Terni, che sono riusciti a intervenire prima che fosse troppo tardi.

Diverse in tutta la provincia le denunce di altre vittime della truffa del trading online, che vengono contattate da un sedicente operatore finanziario che, con modi suadenti, riesce a convincere la vittima di turno della bontà dell’operazione finanziaria inducendola a iscriversi su una piattaforma di trading online.

Dopo aver incamerato una bella somma l’operatore sparisce nel nulla e la vittima non riesce più a operare né tantomeno a riscuotere i fantomatici guadagni. «Per non cadere nel raggiro bisogna verificare, sui siti web della Consob e della Banca d’Italia, che chi propone il trading online sia davvero autorizzato a farlo» è l’appello della dirigente, Michela Sambuchi.

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