Terni, muore da sola in casa ma l'obitorio è pieno: i parenti non vogliono seppellire le altre salme

Terni, muore da sola in casa ma l'obitorio è pieno: i parenti non vogliono seppellire le altre salme
di Nicoletta Gigli
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Domenica 7 Agosto 2022, 00:15

TERNI - Era morta da giorni e nessuno l’ha cercata. Tre giorni fa è stata ritrovata senza vita nel suo appartamento e quel povero corpo in avanzato stato di decomposizione è la triste conferma di un  decesso che, in un palazzo della città, è andato in scena tra l’indifferenza generale.

Un destino beffardo ha voluto che per lei, una settantenne ternana, non ci fosse posto neppure all’obitorio dell’ospedale di Terni. Tanto che è stato necessario il trasferimento della salma al Silvestrini di Perugia, dove ad oggi nessuno l’ha reclamata.

Un caso che conferma la presenza di una solitudine sempre più spietata. Un caso non isolato, come conferma la situazione che c’è all’obitorio del “Santa Maria”

Delle quattro celle frigorifere a disposizione, ben tre sono occupate da altrettante salme di persone decedute da mesi e ancora in attesa di una degna sepoltura.

Persone che sono morte sole nel proprio appartamento, alle quali, dopo una vita complicata passata in totale solitudine, non è stata restituita dignità neppure dopo il decesso.

Storie tristissime alle quali, tra mille difficoltà, si sta cercando di dare una risposta. I vertici dell’azienda ospedaliera, che non hanno competenza sulle sepolture, si sono rivolti al Comune, che è stato sollecitato a trovare una soluzione per organizzare i funerali di chi è stato abbandonato in obitorio senza alcuna pietà.

Ma non è semplice intervenire.

“Le salme purtroppo sono lì da mesi. La segnalazione ci è  arrivata alcuni giorni fa e dopo averla ricevuta abbiamo dato mandato per l’accertamento anagrafico e per la verifica dei legami parentali delle vittime - dice l’assessore al welfare del Comune di Terni, Cristiano Ceccotti. E’ emerso che tutti hanno dei parenti, per cui abbiamo mandato note urgenti per far ottemperare chi ha un legame parentale con le salme. In assenza di risposta - precisa Ceccotti - provvederemo noi a organizzare il funerale in base alla convenzione con l’ospedale di Perugia”.

Della triste vicenda si sta occupando Federico Nannurelli, responsabile dei servizi cimiteriali del Comune. Che fa fatica a comprendere cosa abbiano fatto di male quelle persone morte come i cani e poi rimaste parcheggiate nelle celle frigorifere dell’obitorio ternano. “Si tratta di salme di persone non indigenti, che purtroppo hanno familiari che le hanno abbandonate.  Non sapevamo nulla e fino ad ora non l’avevamo mai gestita questa triste questione. Dall’azienda ospedaliera ci hanno chiamato una ventina di giorni fa, abbiamo fatto le dovute ricerche e abbiamo scoperto, non senza dispiacere, che capita anche questo: ci sono persone che muoiono in totale solitudine e nessuno le reclama”.

Nannurelli precisa che si tratta di casi complicati da gestire, in quanto le persone abbandonate in obitorio, due uomini e una donna, non sono indigenti. “Avendo dei familiari noi per legge non possiamo procedere. Possiamo farlo solo come estrema ratio. Dopo la diffida, se i parenti non dovessero provvedere, organizzeremo il funerale sociale per poi recuperare le spese dai familiari”.

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