Terni, tre anni e 4 mesi di carcere al marito violento. L'appello della ex moglie: "Denunciate senza timori"

Terni, tre anni e 4 mesi di carcere al marito violento. L'appello della ex moglie: "Denunciate senza timori"
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 8 Luglio 2022, 09:48

TERNI - “Oggi più che mai mi sento di dire alle vittime di violenza di denunciare. Non bisogna avere paura, quando ci si affida alla giustizia i risultati prima o poi arrivano”.

Veronica, 35 anni, ternana, esce dall’aula del tribunale dopo la condanna dell’ex marito a 3 anni e quattro mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia.

Di fronte al giudice la donna ha appena ripercorso una vicenda di violenze lunga molti anni.

Una convivenza dolorosa con l’ormai ex marito che a lungo lei ha sperato che potesse cambiare.

Con un filo di voce Veronica racconta i due episodi violenti di aprile 2021 e del gennaio scorso, consumati di fronte allo sguardo terrorizzato dei figli minori della coppia. Fu uno di loro a chiamare il 112 chiedendo l’intervento per salvare la giovane mamma picchiata dal papà, un ternano di 39 anni.

Che da due settimane è in una cella del carcere di Sabbione per aver tentato di raggiungere la casa della ex violando il divieto di avvicinamento alla 35enne disposto a gennaio dal gip.

Il processo di fronte al giudice, Barbara Di Giovannantonio, si è chiuso ieri pomeriggio con la condanna dell’uomo a 3 anni e 4 mesi di reclusione, al pagamento di una provvisionale di 5mila euro con i danni da liquidare in sede civile, e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

Il pm, Marco Stramaglia, aveva chiesto cinque anni di carcere, “scontati” per la scelta dell’avvocato Roberto chiaranti, legale dell’imputato, dell’abbreviato condizionato all’audizione della ex moglie.

Ad assistere Veronica Giacomo Marini e Federico Favilla: “E’ una tragedia familiare su cui è stata fatta giustizia - dicono. Ringraziamo la procura di Terni e il tribunale per la professionalità e l’attenzione e l’equità dimostrate in questa terribile vicenda. Ora la donna potrà proseguire il suo cammino nella vita serena, senza timori”.

L’11 luglio si torna in aula, di fronte al giudice civile, Monica Velletti, per l’udienza di separazione della coppia e sarà sentito l’ex marito condannato ieri in sede penale.

Il 30 giugno il procuratore, Alberto Liguori, era intervenuto nel procedimento chiedendo per il 39enne la revoca della potestà genitoriale. In aula la donna era assistita dall’avvocato, Federico Favilla, che aveva chiesto per l’uomo la sospensione della potestà genitoriale e che lunedì aderirà al più duro provvedimento invocato da Liguori.

Per l’ex marito deve essere fissata la data dell’altro processo penale, quello legato alla violazione dell’obbligo di allontanamento dalla casa familiare.

Era il 27 giugno quando lui tentò di raggiungere l’abitazione della donna. Le sue gesta erano state bloccate sull’androne del palazzo dall’intervento dei carabinieri. Dopo una breve sosta nella caserma di via Radice per lui erano scattate le manette e il trasferimento in cella a Sabbione.

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