Terni. Torna la magia del presepe artistico
sul lago di Piediluco

Terni. Torna la magia del presepe artistico sul lago di Piediluco
di Umberto Giangiuli
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 14:12

Il presepe sul lago illuminato dalle 17 alle 21, si dondola sulle acque, un tocco quasi magico con sullo sfondo il monte dell’Eco. Anche Piediluco ha il suo presepe originale e unico perché montato su una zattera,  ancorato a qualche decina di metri dalla riva del lago, in modo di poter venire ammirato dalle persone che ancora continuano a scegliere  il paese per la solita gita fuori porta ma anche dai turisti che ancora ci sono, perché la frazione lacustre offre loro  una natura dalla veste invernale con lo sfondo della catena montuosa del Terminillo. Così quelle statue a misura d’uomo realizzate con il polistirolo, dondolano sulle acque tra anatre e folaghe. In quel  presepe non manca proprio nessuno: c’è Maria, Gesù (il bambino che verrà) l’asino e il bue e, soprattutto, quel campanile fotocopia a quello che sovrasta la chiesa locale di san Francesco, come a dimostrare le forte radici che la comunità conserva nei confronti della rappresentazione del Natale ed anche figure che ricordano come la pesca in altri tempi sia stata un importante sostegno economico per i residenti. L’associazione “Piediluco arte” il cui presidente e Lamberto Cola ha ripreso l’idea lanciata da tre amici tanti anni fa,  coinvolgendo alcuni volontari per migliore il progetto e la messa in acqua del presepe.

Adesso le figure di questo presepe di colore candido si possono ammirare benissimo da piazza Orietto Bonanni tra la schiamazzare delle oche che ne hanno fatto il loro posto preferito.  L’idea di un presepe sull’acqua arriva da lontano. Un pomeriggio  di fine estate di molti anni fa il primo “schizzo” del progetto, poi gli aggiustamenti per ciò che riguardava il materiale, infine il momento tanto atteso della calata in acqua. Dicevamo che l’idea originaria è nata da tre amici del posto: Marcello Di Patrizi, Ivano Proietti e Corrado Ciferri che, negli anni Novanta, realizzarono delle statue tridimensionali con materiale di carta pesta, ma per il clima lacustre  particolarmente umido d’inverno, però, le statue avevano sempre bisogno di restauro. Un lavoro che costava denaro e tempo, così il progetto è stato rivisto e completamente cambiato  dall’associazione “Piediluco Arte” che apportò sostanziali migliorie a quello iniziale, in stretta collaborazione con i licei artistici di Terni, Orvieto e Viterbo. La carta pesta venne definitivamente abbandonata, al suo posto il bianco e lucido polistirolo. La creatività dei ragazzi delle scuole artistiche  e le mani di Marcello Di Patrizi fecero il  resto ed adesso è qualcosa di veramente bello. 

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