Terni, "T'aspetto sotto casa del sindaco": Arrestato il pusher tunisino che spaccia vicino a piazza dei Bambini

L'antidroga lo blocca dopo la segnalazione di genitori e nonni

Terni, "T'aspetto sotto casa del sindaco": Arrestato il pusher tunisino che spaccia vicino a piazza dei Bambini
di Nicoletta Gigli
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Sabato 25 Marzo 2023, 00:10

TERNI - «Ci vediamo sotto casa del sindaco».

La parola d’ordine del pusher tunisino è sempre la stessa. Ai clienti dà appuntamento sotto palazzo Spada, sede del Comune.

A due passi ci sono i bambini che giocano ma lui non si fa scrupoli. Spaccia giorno e notte, senza soluzione di continuità.

Abita a casa di una ragazza, in via del Tribunale, a pochi metri dal luogo in cui “lavora”. Arriva sotto la casa del sindaco tantissime volte al giorno ma solo con la quantità di cocaina necessaria a soddisfare il cliente di turno.

E’ un noto pusher con ben tre espulsioni che non doveva stare a Terni e che, accerteranno gli investigatori dell’antidroga, sta sperimentando lo spaccio delle microdosi. Per guadagnare di più spaccia 0,3 grammi ogni volta, l’equivalente di una tirata di coca.

La vende a venti euro per poter raggiungere anche i più giovani, quelli che in tasca hanno solo la paghetta.

Per tagliarla e farla rendere di più, è l’ipotesi degli investigatori della squadra mobile coordinati da Davide Caldarozzi, mischia la coca con i medicinali realizzando potenti mix a costi a dir poco competitivi.

Il tunisino, 37 anni, finisce sotto la lente d’ingrandimento della polizia perché alcuni cittadini che portano figli e nipoti a giocare tra piazza dei Bambini e delle Bambine e piazza della Repubblica sono stanchi di assistere allo spaccio alla luce del giorno.

Gli investigatori iniziano a seguire i suoi movimenti e non impiegano molto a incastrarlo.

Gli agenti della quarta sezione antidroga immortalano l’incontro del tunisino con un noto tossicodipendente ternano. Uno scambio rapidissimo tra dose e denaro contante che va in scena nel pomeriggio di mercoledì. I poliziotti fermano il cliente, che ha in tasca la micro dose di cocaina. Dice di averla pagata solo venti euro e per lui scatta la segnalazione alla prefettura come assuntore.

Lo spacciatore viene fermato subito dopo e nel giubbotto ha la banconota da venti appena ricevuta e altri 90 euro in contanti.

A quel punto scatta la perquisizione domiciliare nella casa di via del Tribunale, dove il tunisino è ospite di una giovane ternana. Nelle stanze vengono trovati altri dieci grammi di cocaina, da cui avrebbe ricavato una cinquantina di dosi, diversi farmaci che sarebbero stati utilizzati per  tagliare la droga e tutto il materiale per confezionare le dosi.   Per lui scattano le manette. Il tunisino, accerteranno gli investigatori, non doveva stare in Italia. E’ stato arrestato più volte per questioni di droga e stalking nei confronti di una ragazza. Era stato espulso ma il provvedimento non era andato a buon fine in quanto mancavano i posti nei centri di permanenza temporanea. E così per lui ci sono ben tre ordini di espulsione firmati dal questore di Terni mai adempiuti.

In sede di direttissima il tunisino ammette i fatti contestati e li giustifica con la necessità di “aiutarsi” col piccolo spaccio per garantirsi le dosi per uso personale.

Dopo la convalida dell’arresto torna in libertà con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa dell’udienza di merito che si terrà a maggio.

Ad assisterlo l’avvocato, Francesco Mattiangeli.

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