accompagnati che si trova in provincia. Incensurato lavorava in un bar del centro. I particolari sono emersi in una conferenza stampa degli investigatori e del procuratore Alberto Liguori. Gli inquirenti sono arrivati alla sua identificazione grazie ad alcune foto scattate durante la festa al parco che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone. In alcune di queste era stato immortalato il giovane, riconosciuto poi dalla ragazza violentata. Il resto lo hanno fatto i carabinieri diretti dal capitano Mirco Marcucci. L'egiziano, che fino a poche settimane fa viveva in una comunità per minori stranieri non accompagnati, viveva in una casa di un altro egiziano, ironia della sorte arrestato anche lui poco tempo fa per violenza sessuale e poi liberato. E' stato fermato all'uscita dell'abitazione con indosso la stessa maglietta indossata la notte dello strupro.
La ragazza dopo la violenza aveva chiesto aiuto ad un'amica con un messaggio su WhatsApp "Mi ha costretto...ho paura". Poi, i soccorsi e la denuncia in ospedale dopo il ricovero.
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