Terni,gli studenti dell'istituto comprensivo Fatati danno voce ai ricordi dei loro nonni

Lo fanno con uno spettacolo teatrale ispirato ai bombardamenti dell'undici agosto 1943, quelli che uccisero 1018 civili

istituto Fatati
di Lucilla Piccioni
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Giovedì 11 Maggio 2023, 18:14

Si intitola “La storia fuori dai libri” lo spettacolo multisensoriale di teatro, musica e memorie, per non dimenticare le 1018 vittime, per non dimenticare la tragedia che sconvolse Terni l’undici agosto 1943. A portare lo spettacolo sul palco del Secci, domani venerdì 12 maggio alle 20.30, saranno i ragazzi dell’istituto comprensivo Felice Fatati, nel quartiere di Campomaggiore.

L’iniziativa è legata al progetto “Adottiamo una scuola”, condiviso con un patto di collaborazione stipulato tra l’associazione Claudio Conti, l’istituto Fatati e il Comune di Terni, ed ha il sostegno della Fondazione Carit e la collaborazione del Cesvol.

«Sarà uno spettacolo con il quale i bambini di oggi daranno voce ai ricordi dei bambini di allora, che vissero sulla loro pelle i bombardamenti della seconda guerra mondiale», ricordano all’istituto Fatati.

Una piéce scritta e diretta da Stefano de Majo, tratta dal suo romanzo dal titolo “Ascolta! Il nemico non tace”, vincitore di premi in ambito nazionale.

Protagonisti tutti gli studenti dei tre anni di corso della scuola primaria di secondo grado, che hanno partecipato al laboratorio teatrale tenuto dall’autore e attore ternano.

Durante la serata verranno anche consegnate, agli studenti meritevoli del polo comprensivo Fatati, le borse di studio da parte dell’associazione Claudio Conti guidata da Tomassina Ponziani.

«Una serata ricca di significato ed emozioni, con lo spettacolo teatrale che non tenderà solo al recupero delle memorie autentiche del nostro passato, ma analizzerà il presente volgendo lo sguardo al futuro, per non ripetere gli stessi errori del passato – dice Stefano De Majo autore dello spettacolo- in fondo la grande storia è molto più vicina di quanto pensiamo e la si può vivere e raccontare anche fuori dai libri, attraverso il teatro».

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