Fiumi di eroina in città
​l’indagine è partita dopo il fermo
di un corriere di appena 17 anni

Fiumi di eroina in città l’indagine è partita dopo il fermo di un corriere di appena 17 anni
di Nicoletta Gigli
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Sabato 26 Settembre 2020, 10:44
TERNI “L’uomo non ci sta, è sparito...”. Yusaf Ur Rehman è molto agitato e fa l’errore di parlare al telefono con i suoi “superiori”. E’ maggio 2019 e lui si trova a Trieste. E’ dovuto andare al bagno ma quando torna non trova più Muhammed, il pakistano di 17 anni che è appena tornato con una valigia con dentro più di 6 chili di eroina termo saldata. Non sa che la polizia in quei minuti d’assenza ha prelevato il minorenne alla stazione del bus che sarebbe partito alla volta di Roma per raggiungere Terni. Rehman, che era andato a Vienna per incontrare il corriere e al confine aveva affidato il carico di eroina al minore, fa un errore che costerà caro al gruppo di trafficanti. Inizia a telefonare ai colleghi e ai capi che stanno a Terni, teme che quel ragazzino sia sparito con la droga e allarmato chiede informazioni. Sempre a maggio finiscono in cella due pakistani, beccati al casello autostradale di Orvieto con oltre 2 chili di eroina. Qualche mese dopo, a settembre, l’antidroga della squadra mobile ternana arresta una giovane coppia di sposi pakistani. Due persone al di sopra di ogni sospetto. 
Nella loro casa di Borgo Bovio gli investigatori recuperano un chilo di eroina pakistana e grossi frullatori artigianali usati per preparare le dosi. Tra le immagini che colpiscono quella foto che ritrae uno dei pakistani ora in cella mentre imbraccia un Kalashnikov. Un’immagine forte, recuperata dagli investigatori sul suo telefonino ma sulla quale nessuno si sbilancia. La certezza è che in città va in scena un traffico di stupefacenti da centinaia di migliaia di euro gestito, per l’accusa, da gente con un tenore di vita decisamente modesto. Che si sposta con l’autobus e non si concede lussi. Che reinveste le cifre da capogiro incassate per comprare altra droga. Gente che riesce a pagare un chilo d’eroina, che sul mercato sta a 70mila euro, solo 30mila euro. Il nigeriano è uno dei clienti di spicco e prende grossi quantitativi da piazzare su Terni. Al momento dell’arresto la polizia gli trova 11 ovuli di eroina che tenta invano di gettare nel water. L’altro cliente di peso che “lavora” sulla piazza ternana è uno dei due tunisini mentre l’altro, che vive ad Empoli, si dedica al mercato toscano. Lunedì mattina gli interrogatori di garanzia per tutti. Oggi l’avvocato, Francesco Mattiangeli, legale di Shaid Khan e di altri tre stranieri, li incontrerà in carcere.
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