Terni, sotto processo per le violenze alla ex moglie tenta di entrare a casa della donna: Arrestato 39enne ternano

Terni, sotto processo per le violenze alla ex moglie tenta di entrare a casa della donna: Arrestato 39enne ternano
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 27 Giugno 2022, 23:13 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 23:24

TERNI - Sotto processo per le violenze nei confronti della moglie e destinatario di un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna è tornato sotto l’abitazione dove vive la sua ormai ex famiglia.

Le gesta dell’uomo, un ternano di 39 anni, sono state bloccate dall’intervento delle forze dell’ordine e si sono concluse col suo arresto.

Nel tardo pomeriggio di oggi lui, nonostante il provvedimento del giudice che lo obbligava a non avvicinarsi all’abitazione dove vivono la sua ex, una ternana di 35 anni, e i due figli minori della coppia, è riuscito a entrare nel palazzo per raggiungere l’appartamento.

Sul posto le forze di polizia e il 118, chiamato per lo stato di alterazione del 39enne.

Dopo averlo calmato i carabinieri lo hanno accompagnato al comando di via Radice e poco dopo per lui si sono aperte le porte del carcere di Sabbione.

In attesa dell'udienza fissata per il 30 giugno, quando sarà processato col rito abbreviato per una serie di episodi violenti nei confronti della moglie consumati di fronte ai figli minori della coppia.

In un’occasione la 35enne ternana fu salvata da uno dei bambini che, terrorizzato, chiamò il 112 chiedendo l’intervento dei carabinieri per salvare la mamma. La vittima, assistita dall’avvocato Giacomo Marini, si è costituita parte civile.

Il 29 invece è fissata l’udienza di separazione in sede civile della coppia, con l’avvocato Federico Favilla che chiederà la separazione con addebito.

Il 30 giugno in aula andrà in scena il calvario della giovane mamma.

Che in un’intervista al Messaggero lanciò un appello accorato alle donne: “Ho cercato di salvare il nostro rapporto sperando che lui cambiasse ma le persone non cambiano. A chi è vittima di violenza dico di denunciare, di non aspettare come ho fatto io. Ci ho messo tutta la buona volontà ma non è servito a niente.

Pensavo che non sarei mai uscita da quella situazione. Quando ci si libera dalle violenze è come se si nascesse una seconda volta”.

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