Terni, Ast in vendita: sindacati preoccupati per i tempi lunghi

Terni, Ast in vendita: sindacati preoccupati per i tempi lunghi
di Lorenzo Pulcioni
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Giovedì 28 Maggio 2020, 14:32 - Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 15:37

«Abbiamo chiesto al Governo di intervenire su Thyssenkrupp per ridurre i tempi per la ricerca del partner o per la cessione di Acciai Speciali Terni. Tempi troppo lunghi della fase di transizione unita all’assenza di certezze sull’assetto azionario futuro, senza assicurazioni sui necessari investimenti nel breve e medio periodo,  può mettere a rischio il valore del sito ternano. Il tempo non è una variabile ininfluente». Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm per il settore siderurgico, e Simone Lucchetti, Segretario provinciale Uilm Terni, al termine dell’incontro al quale erano presenti le sottosegretarie Alessandra Todde e Alessia Morani ed il vicecapo di gabinetto Giorgio Sorial, la Presidente della regione Umbria, il sindaco di Terni e l’Ad di Ast Terni Massimiliano Burelli.

«A settembre verrà completato il piano di investimenti dell’accordo del giugno scorso – sottolineano Gambardella e Lucchetti - e dal 1 ottobre la multinazionale tedesca collocherà Ast in una business unit “Multi-tracks” che rappresenterà un limbo pericoloso in assenza di un nuovo piano industriale che assicuri nuovi e sufficienti investimenti per la salvaguardia degli impianti». «Per la Uilm – aggiungono - i 9/12 mesi dichiarati dall’azienda necessari per l’espletamento della procedura, dal momento del suo avvio, per raggiungere l’accordo di partnership o per la vendita, sono un periodo di tempo eccessivamente lungo».

«Riteniamo positivo l’annunciato interesse per AST Terni di alcune imprese siderurgiche nazionali – continuano - ma saremmo interessati a conoscere e confrontarci su piani di sviluppo industriale ed occupazionale di questi soggetti. Crediamo che l’apertura di una discussione preliminare su progetti di prospettiva dell’acciaieria ternana possa stimolare l’attenzione e la valorizzazione del sito stesso che ha tutte le potenzialità per continuare a produrre ricchezza soprattutto per il territorio interessato». «Il governo – concludono - ha riconfermato la strategicità del sito di Terni, ha raccolto le nostre preoccupazioni e le nostre sollecitazioni impegnandosi a riconvocare le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali alla luce dei futuri sviluppi della vertenza».

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