Terni, un omicidio, il metadone killer e il dramma degli incidenti stradali: l'anno nero della Conca

Terni, un omicidio, il metadone killer e il dramma degli incidenti stradali: l'anno nero della Conca
di Nicoletta Gigli
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Sabato 31 Dicembre 2022, 08:29

TERNI - L’incubo del metadone killer a San Giovanni e la lotta spietata agli spacciatori di droga, con una raffica di arresti e la “pulizia” dei boschi intorno alla conca da pusher senza scrupoli che vivono come Tarzan.

L’omicidio di Ridha, andato in scena a fine novembre in mezzo alla strada, a Borgo Bovio, con l’arresto di un 26enne accusato del delitto ma ancora troppi aspetti da chiarire.

Il sangue versato sulle strade dai tanti che hanno detto addio alla vita per incidenti in città e in provincia. Accanto al sacrificio di lavoratori morti mentre si guadagnavano da vivere.

E’ un anno che si chiude senza un punto sulle indagini legate alla scomparsa di Barbara Corvi, col marito ancora sotto inchiesta per la sparizione della mamma amerina.

Sarà il nuovo anno a dire se il supplemento d’indagine ha portato nuove prove contro di lui o se Roberto Lo Giudice uscirà definitivamente di scena dopo una vicenda giudiziaria piena di sorprese.

Il 2022 ha “regalato” un forte sconto di pena a Giorgia, che quattro anni fa abbandonò il neonato in una busta di fronte a un discount di Borgo Rivo. Per la corte d’appello di Firenze, che cancella la condanna a 14 anni facendo scendere la pena a sei, non fu  omicidio volontario aggravato ma infanticidio.

I MORTI SULLA STRADA

La lunga scia di sangue sull’asfalto inizia ad aprile, in via del Raggio Vecchio. A perdere la vita con lo scooter contro un’auto un operaio dell’acciaieria che al lavoro non è mai arrivato. Sono i giorni in cui, a Taizzano di Narni, in un incidente autonomo, perde la vita un motociclista di 45 anni.

A maggio, sulla statale 79, vicino al bivio per Papigno, nello scontro tra la sua moto e un’auto, muore un 50enne ternano.

Giugno, un mese nero, si apre col decesso di due motociclisti di 65 e 81 anni laziali sulla statale 205 amerina, nella zona di Baschi, nell’Orvietano. Dieci giorni dopo tre donne perdono la vita in due incidenti sul tratto umbro dell’autostrada del sole. Le vittime una 70enne e due amiche poco più che trentenni che condividevano la passione per la pallavolo.  Ad agosto tre mortali a Terni, con vittime due donne cinesi travolte lungo via Battisti e un 58enne ternano finito col lo scooter contro un’auto lungo via Romagna.

A novembre sul raccordo Terni-Orte la morte di un 34enne di Gallese, sceso dal furgone dopo un tamponamento e investito da un’auto.

I MORTI SUL LAVORO

Andrea, comandante della polveriera di Nera Montoro, artificiere fra i più abili dell’esercito, muore a maggio durante le operazioni di scarico e scarico con un muletto che si sarebbe ribaltato. A trovare il corpo senza vita, la mattina seguente, un commilitone.

A settembre a Milano l’infortunio costato la vita a Foullous,  52 anni, marocchino da anni residente a Terni, caduto da oltre venti metri mentre tinteggiava la facciata di un palazzo. Il terzo mortale sul lavoro mercoledì, tra Orvieto e Castel Viscardo. La vittima un 36enne di Benevento, che ha perso la vita mentre lavorava al posizionamento del metanodotto della Snam. Indagati i datori di lavoro e i preposti di cantiere.

GLI INCENDI

Si chiude l’anno nero degli incendi che, a febbraio, hanno messo a dura prova importanti aziende ternane: La Ferrocart di Maratta e l’azienda di trasporti Medei, accanto al polo chimico di via Narni. In fumo materiale pericoloso per l’ambiente, circostanza che ha imposto la chiusura precauzionale delle scuole e ordinanze restrittive sul consumo di alimenti. In cenere in estate anche diversi boschi della provincia, con l’incubo di piromani all’opera, uno dei quali è stato arrestato in flagranza, e indagini serrate a caccia di chi appiccava il fuoco.

DROGA A FIUMI

Arresti e sequestri di stupefacenti a tamburo battente. Anche nel carcere di Sabbione, dove la “roba” è arrivata col drone.

Una lotta quotidiana al traffico di stupefacenti che impegna le forze dell’ordine senza risparmio. In un anno che conta due decessi. A luglio la morte di Marco, 49 anni, in una baracca di campagna a Maratta, causata da un’overdose.

E’ di pochi giorni fa l’addio a Mehdi, tunisino, che sarebbe stato stroncato da un mix di metadone e alcol in un appartamento di San Giovanni, il quartiere dove il metadone nel 2020 uccise due quindicenni ternani.

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