L’incontro con il primo cittadino servirà a chiarire una vicenda che appare sempre più una commedia, sperando che si tratta di un genere basato sull’equivoco. Perché quello che si racconta in giro è davvero singolare. La Riccardi, infatti, con il placet della Giunta, ha dato via libera ad una riorganizzazione dei plessi scolastici di proprietà del Comune, ordinando una serie di spostamenti da un edifici all’altro che male sono stati accolti dai diretti interessati, in primis quelli che lunedì si vedranno con il sindaco.
Una vera rivoluzione che entrerà a regime a settembre del prossimo anno. A far saltare la mosca al naso, più che i risultati della riorganizzazione che nemmeno sono stati presi in considerazione, è stato il metodo adottato dalla Riccardi. L’assessore alla scuola - già finita nel mirino delle polemiche perché continua a fare la dirigente scolastica - ha nominato una sorta di commissione speciale di esperti, ai quali è stato sottoposto il nuovo piano per ottenere il via libera.
Di per sé il metodo non sarebbe nemmenomalvagio, se non fosse per il fatto che a capo di questa commissione - leggere la delibera di giunta numero 47 per credere- c’è la stessa Riccardi, mentre tra i componenti risultano solo ex dirigenti scolastici, oltre a dirigenti e funzionari del Comune. Insomma, si potrebbe scomodare un termine andato tanto di moda come quello di “conflitto di interessi”, per sintetizzare quanto accaduto. Se lunedì non arriveranno i chiarimenti - tradotto la delibera numero 65 sulla riorganizzazione dei plessi scolastici deve essere ritirata - i dirigenti scolastici sono pronti a fare quadrato. Nessuno di loro punta il dito contro la Riccardi, ma contro un metodo che giudicato quanto di più lontano possa esserci dalla concertazione che la Regione indica come necessaria nelle linee guida dettate per la riorganizzazione delle scuola.
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