Rebus trasporto scolastico
famiglie con il fiato sospeso

Rebus trasporto scolastico famiglie con il fiato sospeso
di Sergio Capotosti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Agosto 2020, 09:30
TERNI Sopra i 15 minuti di tragitto il mezzo deve viaggiare utilizzando solo la metà dei posti, al di sotto del quarto d’ora di percorso tutti i posti occupati, ma con mascherina e temperatura misurata prima di salire a bordo. Ad oggi questo è questo l’unico parametro di riferimento certo per capire quale sarà il destino del trasporto scolastico. Un servizio che per miglia di famiglie è fondamentale per far quadrare esigenze di lavoro e ingresso dei figli a scuola. Ma a venti giorni dal ritorno tra i banchi, si brancola nel buio. Ieri in Comune si è tenuta l’ennesima riunione per trovare una soluzione, ma le norme anticovid sono talmente in continua evoluzione che non è stato possibile scrivere la parola fine. Il che vuole dire che miglia di famiglie ternane dovranno pazientare ancora un pò prima di capire come organizzarsi in vista della riaperture delle scuole. 
Per ora si parla solo di ipotesi, come quella della doppia campanella. In pratica, due ingressi a distanza di un’ora per consentire ai mezzi del trasporto scolastico di coniugare regole anticovid e chilometri da percorrere per raggiungere le varie abitazioni. Ma potrebbe non essere sufficiente, considerando che le disposizioni del Governo su questa maniera cambiano di continuo. Una mano tesa potrebbe arrivare dalla Regione con lo stanziamento di nuove risorse utili a potenziare il servizio. Il tavolo sul trasporto scolastico resta così aggiornato di continuo, in attesa di trovare una soluzione che poi sarà comunicata ufficialmente alle famiglie. 
Altro nodo la riapertura delle scuole rispetto alla concomitanza con il referendum del 20 e 21 settembre. Argomento che oggi sarà discusso nel corso di una riunione di maggioranza. L’assessore alla scuola, Cinzia Fabrizi, si è già espressa a tal proposito. «Il Comune potrebbe al massimo posticipare l’avvio dei servizi educativi comunali, ma nelle sedi dove non c’è il seggio referendario non ha senso rinviare l’apertura, si creerebbe solo un disservizio alle famiglie», aveva spiegato nei giorni scorsi l’assessore Fabrizi. Al contrario, la valutazione è in corso, anche se l’orientamento è quello di non stravolgere il calendario scolastico che fissa al 14 la ripartenza. «Per quanto riguarda il Comune di Terni - aveva aggiunto l’assessore Fabrizi - c’è una sola scuola comunale che sarà sede per il voto del referendum del 20 e 21 settembre che si trova in Valnerina. Per ora - conclude l’assessore - siamo orientati a fare come per le scuole statali, ovvero riaprire il 14 settembre».
© RIPRODUZIONE RISERVATA