Terni. Sbarretti con il documentario
"Su queste montagne"vince il primo premio
Il regista: «La Valnerina mi ispira»

Terni. Sbarretti con il documentario "Su queste montagne"vince il primo premio Il regista: «La Valnerina mi ispira»
di U.G.
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Venerdì 12 Agosto 2022, 13:06

Andrea Sbarretti il regista ternano si è fatto ancora valere. Il documentario “Su queste montagne” ultimo suo lavoro, si porta via il primo premio, nel concorso di cinema d’autore che si è svolto a Costa Vescovato in provincia di Alessandria.  Il concorso nato per diffondere una cultura sui temi ambientali e sulla salvaguardia del territorio. Il  regista di Collestatte è riuscito ad inserire nel suo film- documentario, tutte e due le cose riuscendo ad arrivate primo e ricevere l’ambita statuina. Non è una novità che quasi tutte le opere di Sbarretti hanno come sfondo l’ambiente, la sua diversità, dove l’uomo è protagonista nel  duro lavoro dei campi, la cui fatica, in parte, viene in qualche modo meno e dove l’immensità dell’universo porta a profonde riflessioni. La giuria ha motivato  il docufilm con la seguente motivazione: «Il regista propone con grande schiettezza e semplicità uno spaccato della vita rurale nel verdeggiante e poco conosciuto territorio umbro, portandoci a conoscere luoghi vissuti e scelti con grande amore, insomma storie e testimonianze di bella resistenza e attaccamento alla propria terra nativa o scelta che sia». A raccontare la storia lo stesso regista: «Il documentario racconta di due uomini  che vivono sulle montagne attorno al Salto del Cieco ( località famosa per essere stata la dogana tra lo Stato pontificio ed il Regno delle due Sicilie). Uno dei protagonisti è Pietro Lentini (nella foto con gli altri protagonisti), conosciuto come l’eremita che ha vissuto  per 30 anni sul Monte Aspra (Ferentillo) senza acqua né corrente elettrica, l’altro protagonista è  Dante Pellini, nato a Castellonalto come suo cugino Alfredo».  I personaggi scelti da Sbarretti sono  molto diversi tra di loro ma stretti da una forte amicizia compattata dalle fatiche che la vita rurale non risparmia.

Mentre Pietro è un istrionico mattatore sempre pronto al sermone religioso, Dante è più schivo, lavoratore infaticabile della terra,  ha adottato  molti cani randagi. Con i migliori ci va a tartufi nelle sterminate montagne che collegano Castellonalto alla zona del Reatino».  Alfredo, invece, è dedito  alle mucche  ad alta quota. «Insieme a suo figlio Fabiano- continua il regista-   percorrono strade ripide e sassose in mezzo alla macchie di Ferentillo. La frase simbolo “ più facile andare sulla luna a piedi che tornare a fare la vita che si faceva 50 anni fa». Un documentario che ha avuto  il plauso della giuria che ha rimarcato come l’opera del regista ternano sia ricca di spunti che fanno riferimento all’ambiente. Tutto questo “condito” dagli incontri giornalieri dei protagonisti che non hanno avuto un copione da rispettare ma nel corso delle riprese sono andati sempre a “braccio”vanno  raccontandosi il presente ed anche  immaginando futuro. “Su queste montagne” è stato anche selezionato in festival italiani ed internazionali. Sempre la vallata del Nera  è stata protagonista al prestigioso” Ischia Global Film Festival” con star del calibro di Steven Spielberg, Sergio Castellitto, Mario Martone.

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