Oncologia, niente stop
assegnati i lavori
per il padiglione esterno

Oncologia, niente stop assegnati i lavori per il padiglione esterno
di Sergio Capotosti
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Sabato 19 Dicembre 2020, 10:04

TERNI Sta per scriversi la parola fine rispetto alla telenovella sui lavori di ampliamento del reparto di Oncologia dell’ospedale di Terni. I lavori per realizzare un padiglione satellite, con tre nuovi piani, due dei quali sottoterra, sono stati affidati al Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) composto dalle società campane Di.Gi.All e Li.Mar per quasi novecentomila euro, rispetto ad una base d’asta di 1,2 milioni di euro. Intervento, finanziato in gran parte dalla Fondazione Carit, che finalmente vede la luce dopo cinque anni di attesa. Scongiurato, a quanto pare, l’effetto “gioco dell’oca”, con l’ampliamento di Oncologia che rischiava di ritrovarsi al punto di partenza, visto che il commissario straordinario Pasquale Chiarelli aveva deciso di rivedere il progetto, al fine di renderlo meno oneroso per le casse del Santa Maria. Un passo indietro che un mese fa scatenò la dura reazione della Unmil e del Pd, i quali chiesero alla Corte dei Conti di calare la lente sull’iter procedurale, in particolare sulla decisione di rivedere il progetto esecutivo approvato nel luglio del 2019. «Una improbabile rivisitazione dell’intero progetto per volere della nuova direzione generale, che blocca così le procedure attuali, rischia di produrre nuove spese di progettazione, dopo aver speso 100.000 euro, e contenziosi ed un allungamento dei tempi», avevano denunciato il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi, e il presidente della Unmil, Gianfranco Colasanti. 
A distanza di un mese dall’esposto fatto alla Corte dei Conti, arriva la notizia dell’assegnazione dei lavori, sulla base dell’appalto di gara il cui capitolato è stato scritto seguendo i criteri del progetto esecutivo del 2019. Facile ipotizzare che nessuna rivisitazione sia andata in porto, piuttosto l’iter si avvia a conclusione. Anche se “l’aggiudicazione definitiva non equivale ad accettazione della offerta” si legge nel documento che individua il Rti campano come assegnatario dei lavori. Insomma, manca ancora un ultimissimo passaggio, quello “dei controlli di cui all’art. 32 , comma 7, del D.Lgs. 50/2016 ”, in pratica ulteriori verifiche formali prima dell’avvio del cantiere. Lavori che prevedono un ampliamento per complessivi 450 metri quadri, suddivisi su tre piani. Oltre al padiglione esterno, infatti, verranno realizzati due piani sottoterra di 120 metri quadri ciascuno. 
Era il 2015 quando, su proposta della Unmil, si iniziò a parlare dell’ampliamento del reparto di Oncologia, con la Fondazione Carit che mise sul tavolo 800 mila euro. Continui alti e bassi hanno segnato un iter procedurale che ha visto avvicendarsi ben quattro figure apicali, tra direttori generali e commissari straordinari del Santa Maria. Il primo progetto, donato dalla EA-Group di Terni nel 2015 viene accantonato, ma resta la volontà di ampliare il reparto. Si arriva così alla decisione di individuare un nuovo progetto, selezionato nel 2017. Lo stesso progetto che nel 2019 diventa esecutivo, e sulla base del quale viene bandita la gara, vinta dal Rti campano.

Ora, l’assegnazione dei lavori dopo che il rischio stop è stato scongiurato. «Ci batteremo fino all’ultimo per vedere realizzato l’ampliamento di Oncologia. Oltre alla Fondazione Carit, un ringraziamento anche alla Corte dei conti che ha acceso un faro su questa vicenda», commenta soddisfatto il presidente Colasanti.

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