Incidente mortale sulla Terni-Rieti: non funziona la telecamera della Galleria Tescino, sempre più difficile rintracciare il camion

L'avvocato della famiglia, Erdis Doraci: "Sono ancor più convinto di continuare nelle indagini per chiarire le dinamiche dell’incidente»

Incidente mortale sulla Terni-Rieti: non funziona la telecamera della Galleria Tescino, sempre più difficile rintracciare il camion
di Nicoletta Gigli
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Martedì 28 Marzo 2023, 00:40

TERNI - La telecamera che sorveglia l’ingresso della galleria Tescino non funzionava.

E’ un elemento questo che rende ancor più complicate le ricerche del camionista che venerdì sera, negli istanti dell’impatto costato la vita a Martina Medori, ha continuato la marcia in direzione di Rieti senza fermarsi.

Poco dopo le venti la 23enne ternana, stando al racconto di un testimone oculare, con la sua Hyundai avrebbe iniziato il sorpasso del mezzo pesante.

Durante la manovra però qualcosa è andato storto. L’utilitaria, dopo aver invaso la carreggiata opposta, si è scontrata frontalmente con una Jaguar condotta da un 78enne ternano rimasto ferito. Il terribile impatto, che a Martina purtroppo non ha lasciato scampo, si è verificato all’estremità della carreggiata opposta a quella della Hyundai.

Sul luogo dell’incidente i resti delle due autovetture ma del camionista nessuna traccia.

Dai primi accertamenti svolti sulla dinamica del frontale non pare ci sia stato un urto dell’utilitaria di Martina, durante il tentativo di sorpasso, col mezzo pesante, ma ci sono gli elementi per ipotizzare una manovra di turbativa che potrebbe aver spiazzato la giovanissima operatrice sociosanitaria.

I carabinieri da giorni cercano di rintracciare il conducente del tir, che potrebbe non essersi reso conto della tragedia che si stava consumando.

Sull’incidente il pm, Elena Neri, ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio stradale. I resti delle due auto sono stati sequestrati per consentire gli accertamenti tecnici.

I genitori di Martina, senza più lacrime, aspettano il nulla osta della procura per fissare la data del funerale.

Ieri, nel tardo pomeriggio, nella medicina legale dell’ospedale di Spoleto, il medico legale incaricato dalla procura ha effettuato l’esame esterno. Esame che si è concluso nella tarda serata, che sarebbe sufficiente per il magistrato che indaga sul terribile frontale che non procederà ad autopsia. Nelle prossime ore la salma della giovanissima oss sarà restituita alla famiglia per le esequie.

«Comunque, alla luce di quanto emerso oggi, sono ancor più convinto di continuare nelle indagini di parte offesa per chiarire le dinamiche esatte dell’incidente» dice l’avvocato Erdis Doraci, legale della famiglia della 23enne.

«Stiamo verificando l’evitabilità dell’impatto con un perito di parte - aggiunge - perché già dalle foto emerge che c’era spazio, per una delle due autovetture, di transitare evitando l’impatto. Bisogna valutare quindi l’eventuale responsabilità di entrambi per non aver percorso questo spazio libero».

Le indagini vanno avanti a ritmo serrato mentre la città piange la giovanissima operatrice sociosanitaria che per anni ha lavorato in vari reparti dell’ospedale di Terni.

I colleghi del “Santa Maria” ricordano la sua professionalità e un’umanità fuori dal comune nei lunghi mesi in cui Martina ha lavorato giorno e notte accanto ai malati ricoverati nella terapia intensiva covid.

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