Terni, Ridha ucciso di botte a Borgo Bovio: l'unico imputato chiede di essere processato con l'abbreviato

Terni, Ridha ucciso di botte a Borgo Bovio: l'unico imputato chiede di essere processato con l'abbreviato
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 9 Giugno 2023, 07:19

TERNI - Il delitto di borgo Bovio approda in aula il 14 giugno.

Quel giorno il gip, Barbara Di Giovannantonio, dovrà decidere se accogliere la richiesta del legale dell’unico imputato per l’omicidio di Ridha Jamaaoui, 39 anni, tunisino. Ammazzato mentre tentava di mettere la pace tra  un italiano e un nigeriano che stavano litigando dopo un banale incidente stradale,

L’avvocato Francesco Montalbano Caracci ha chiesto che Sanuel Obagbolo, 26 anni, nigeriano, in cella a Capanne con l’accusa di aver ucciso Ridha, sia processato con il rito abbreviato condizionato a una minima attività istruttoria.

Dopo la richiesta il giudice ha revocato l’udienza che si sarebbe dovuta tenere ieri mattina di fronte alla corte d’assise fissando al 14 giugno la data per la decisione sull’ammissibilità dell’abbreviato condizionato.

Rito che a Samuel Obagbolo consentirebbe un consistente sconto di pena.

L’avvocato Montalbano Caracci ha chiesto al gip di sentire due testimoni e di acquisire alcuni tabulati telefonici che potrebbero chiarire alcuni degli aspetti oscuri dell’omicidio di Borgo  Bovio.

«Questo rito ci permetterà, da un lato di potere discutere del processo non solo allo stato degli atti ma anche con alcune prove e dall'altro, in caso di condanna, di fruire di uno sconto di pena di un terzo.

La scelta è processuale - dice il legale - e dipende solo dal fatto che fronteggiamo un giudizio immediato ed alla fine ci dobbiamo confrontare con le indagini fatte. Non significa certo ammissione di colpa».

A fine aprile la pm, Barbara Mazzullo, aveva ridimensionato il capo d’imputazione per Samuel, chiedendo e ottenendo per l’unico imputato il giudizio immediato per omicidio preterintenzionale.

Persone offese nel procedimento penale la sorella di Ridha, difesa dall’avvocato Maurizio Filiacci, e la figlia minore della vittima che si è affidata all’avvocato Paolo Cipiccia.

«Le indagini si sono concluse in tempi rapidi - dice Filiacci - speriamo si arrivi a una pronuncia che accerti le responsabilità e che renda giustizia alla famiglia della vittima».

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