Dovrebbe essere il fiore all'occhiello della città, ma San Valentino è ormai da anni l'eterno cantiere. O meglio, come è stato ribattezzato il quartiere delle transenne. Le responsabilità vengono da lontano, ma niente si è mosso nemmeno negli ultimi due anni. E il ritornello è sempre lo stesso. Annunci sui annunci, come nel caso delle case popolari di san Lucio, Shanghai per capirci. Un progetto di riqualificazione che ha attraversato ben quattro giunte, una di Raffaelli, due di Di Girolamo e ora quella di Latini. È il 9 marzo del 2007 quando viene firmato il Contratto di quartiere per la riqualificazione di San Lucio. Bene, sono passati tredici anni e San Lucio è ancora un cantiere, dove invece delle ruspe promesse lo scorso anno «per mettere fine a una vicenda annosa» sono tornato i rifiuti gettati sotto le finestre degli appartamenti ancora occupati per disperazione. Per l'ascensore e la passerella solito canovaccio. Quelli di prima hanno lasciato le macerie, ma quelli del cambiamento, almeno in questo caso, non hanno spostato l'ago. L'ascensore resta fuori uso e le scale per raggiungere la passerella sono ancora sbarrate, dai tempi dell'ultimo terremoto per motivi di sicurezza.
PALAZZO SPADA
«Per la passerella - spiega l'assessore ai lavori pubblici, Benedetta Salvati - abbiamo fatto uno studio di fattibilità per la manutenzione straordinaria, inserendola nel piano triennale delle opere pubbliche. È in fase di redazione lo Strutturale preliminare che entro novembre potrebbe essere approvato dalla Giunta. Per San Lucio - prosegue l'assessore Salvati - stiamo lavorando per sbloccare i ribassi d'asta per finire la 3 palazzina. Per sbloccare quei fondi però è necessario fare il collaudo delle due palazzine terminate e tramite una interlocuzione già avviata tra uffici tecnici e uffici della ragioneria stiamo cercando di capire come recuperare queste risorse necessarie affinché la Regione ci possa erogare i ribassi».
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