Terni, premi a 17 carabinieri e un encomio alla memoria di Leonardo Ferrante

Terni, premi a 17 carabinieri e un encomio alla memoria di Leonardo Ferrante
di Nicoletta Gigli
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Martedì 6 Giugno 2023, 08:35

TERNI - Il ricordo di Leonardo Ferrante, l’investigatore dell’arma cresciuto negli uffici d’indagine della procura stroncato dalla malattia a maggio di due anni fa, è vivo e presente tra quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

A ritirare l’encomio semplice, concesso dal comandante della legione carabinieri Umbria all’indimenticato Leonardo Ferrante, è il figlio Maxim.

Il riconoscimento, concesso anche ad Alessandro Petrelli, Andrea Calzola ed Enrico Di Paolo, effettivi al nucleo investigativo di Terni e alle stazioni di Terni e Papigno, è legato all’operazione che portò all’arresto dello spacciatore  che cedette il metadone che ha ucciso i due quindicenni ternani, Flavio e Gianluca.

Encomio semplice per Alessandro Gianforte, Claudio Lucantoni, Alessandro Lumia, Edoardo Martelli e Tommaso Panetti, tutti effettivi alla sezione operativa di Terni, per l’arresto dei tre rapinatori ventenni che l’anno scorso assaltarono il supermercato di Arrone.

A Gianni Ferrieri, Francesco Fioravanti, Marco Bruschini, Giovanni Gregori e Filippo Colalelli, effettivi al nucleo investigativo del reparto operativo, l’encomio per l’operazione che l’anno scorso portò all’arresto di otto spacciatori e al sequestro di un importante quantitativo di stupefacenti destinato alla piazza ternana.

Lettera di compiacimento per Fabio Iucci, comandante della stazione di San Gemini. A fine aprile, libero dal servizio, è riuscito a individuare e arrestare un giovane napoletano autore di una truffa consumata ai danni di un’anziana ternana con il consolidato raggiro del finto incidente.

Lettera di compiacimento anche per Andrea Calzola e Ugo Ascione, addetti alla stazione carabinieri di Terni, per aver salvato dal suicidio un uomo che voleva chiudere con la vita.

Il colonnello, Davide Milano ha rivolto a ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati, carabinieri e personale civile della difesa che opera nell’ambito del comando provinciale, il suo compiacimento «per aver lavorato bene, con slancio generoso e con grande professionalità, in una scelta di vita non facile ma certamente gratificante in quanto ricompensati dalla gratitudine e dalla riconoscenza della gente che reputa l’attività del carabiniere come una missione: quella di essere a disposizione degli altri in servizio permanente di rassicurazione sociale» ha detto il comandante, Milano.

La giornata era iniziata con gli onori alla memoria dei caduti dell’arma, con la deposizione di una corona d’alloro alla lapide che commemora l’assassinio del carabiniere Raoul Angelini, cui è intitolata la sede del comando provinciale.

Presenti gli alunni delle direzioni didattiche Mazzini e Leonardo da Vinci\Orazio Nucula e il coro dell’istituto Angeloni che ha accompagnato alcune fasi della cerimonia.

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