Terni, il portavoce Unicef Andrea Iacomini incontra gli studenti del Donatelli

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Sabato 12 Novembre 2022, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 20:30

Terni- “Se potessi scegliere dove farti nascere sceglierei il mare, perché è l’acqua del grembo materno il primo contatto con il mondo … Quel mare che abbiamo attraversato in cerca di una vita migliore, quel mare oltre il quale iniziare una nuova vita, perché i figli non possono scegliere dove nascere e a te, figlio mio, è capitato il posto peggiore. Purtroppo siamo nati nella parte sbagliata del mondo, non è colpa di nessuno. Perdonami se non sono riuscita a salvarti, se non sono stata forte, se non sono riuscita a cavalcare le onde e portarti in alto, come in un gioco, come in una fiaba. Se potessi scegliere dove farti morire ti riporterei dentro di me, dove ti ho concepito, perché tornare nella natura dell’acqua materna, l’unica acqua che non uccide, significherebbe tornare indietro e farti nascere ancora, riportarti in vita”.
Con questa poesia Andrea Iacomini, portavoce Unicef per l’Italia, ha iniziato l’incontro “Gli altri siamo noi – Conversazioni sul tema delle migrazioni, della guerra, della povertà”, organizzato per gli studenti del liceo Renato Donatelli di Terni, in collaborazione con l’associazione LaGioiaDiVivere. “Spesso ci lamentiamo dei giovani di oggi: maleducati, superficiali, poco rispettosi delle regole, distratti e completamente assorbiti dai social – ha ricordato la professoressa Elisabetta Vella - Non dimentichiamo però che il nostro ruolo di docenti non è solo quello di insegnare la nostra disciplina, ma è soprattutto quello di educare i nostri ragazzi a vivere come cittadini del mondo, di guidarli nella ricerca di bei valori. Valori che possano riempire quel vuoto che sentono e che crea loro tanto disagio. Quel vuoto, quell’ansia che spesso vengono riempiti da falsi miti o esperienze drammatiche come la droga e l’alcol, un vortice che spesso li ha inghiottiti.” 
Non a caso uno degli obiettivi che la scuola si pone è proprio quello della collaborazione e partecipazione, cioè l’importanza dell’interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Proprio per questo è necessario, ora più che mai, puntare su questo tipo di incontri con la scuola. Anche perchè, come ha ricordato lo stesso Iacomini, viene dato ancora troppo poco spazio ad argomenti del genere, di un'importanza in realtà fondamentale.
“E’ stata una soddisfazione vedere i ragazzi emozionati ed entusiasti delle parole del portavoce Unicef e di Clara Giorgi, rappresentante della onlus LaGioiaDiVivere, ad ascoltare in silenzio le immagini, le poesie lette, le testimonianze – ha concluso la professoressa Vella.
Alla fine dell’incontro, ci hanno ringraziato per aver dato loro modo di capire che sì, loro sono stati fortunati a nascere nella “parte giusta del mondo” ma possono fare qualcosa per chi non ha avuto questa fortuna”.

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