Terni, per i tamponi super lavoro delle farmacie: positivo (fino a ieri) anche il segretario di Federfarma Umbria

Terni, per i tamponi super lavoro delle farmacie: positivo (fino a ieri) anche il segretario di Federfarma Umbria
di Aurora Provantini
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Mercoledì 5 Gennaio 2022, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 12:24

Nel raggio di quattrocento metri tre farmacie: due somministrano vaccini e effettuano antigenici, una esegue solo tamponi e stampa Green pass. All’esterno di ognuna c’è fila. Nel pieno della quarta ondata i farmacisti fanno la parte del leone: la prima linea visibile contro l'escalation del Covid-19 versione Omicron. Da ieri si occupano anche di liberare le persone dalla quarantena. Cambia volto l’assistenza territoriale in men che non si dica. Punta sulle farmacie, primo presidio sanitario per il cittadino, che effettuano i due terzi dei test Covid, istruiscono le pratiche per la presa in carico del servizio di sorveglianza del soggetto positivo, distribuiscono farmaci. Un momento difficile. Di stress. Che cercano di nascondere dietro le mascherine Ffp2.

Andrea Carducci, presidente dell’Ordine della provincia di Terni, parla di momento complesso: “Non ci siamo mai tirati indietro, sempre pronti a far fonte alle varie criticità che questa emergenza ci ha messo davanti. Non ci siamo mai fermati. Ma il carico di lavoro è inaudito”. Stefano Monicchi, segretario di Federfarma Umbria, è a casa da sette giorni perché positivo al Covid-19: “Stando in prima linea da settimane, ad eseguire una media di 200 tamponi al giorno e a vaccinare la gente, era il minimo che mi potesse capitare”. “Non ho sintomi avendo fatto anche la terza dose, ma sono comunque in quarantena come molti altri miei colleghi raggiunti da Omicron”. (oggi, 5 gennaio, è risultato negativo ndr)

Da casa riesce a coordinare il lavoro dei suoi collaboratori e a gestire gli appuntamenti per i test. Le richieste aumentano anche in considerazione del fatto che fino al 12 gennaio gli studenti possono accedere al tampone di prevenzione per il rientro a scuola in sicurezza, gratuitamente, presso le farmacie. Ecco perché, in fila, ci sono tanti ragazzi. “Forse il periodo più difficile per noi è questo. Da quando è comparsa Omicron – dichiara Monicchi - la mole di lavoro è aumentata in maniera impressionante. Non c’è stato Natale: lo abbiamo passato in farmacia”. Se la foto simbolo della pandemia, nel 2020, era quella dell’infermiera stremata a fine turno, nel 2021 potrebbe essere sostituita dal volto di un farmacista. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 650 nuovi casi a Terni, 400 scovati in farmacia (sono 4.057 gli attuali positivi in città).

Elisabetta Cascelli, farmacista e sindaco di Ferentillo, ne ha scoperti altri 12 in un giorno, nel suo comune (72 i positivi totali). “Il nostro lavoro è cambiato - spiega - è diventato più appassionante ma anche più faticoso”. La sua è una farmacia rurale, baluardo della medicina territoriale. A lei i ferentillesi si rivolgono per prenotare una visita, avere una consulenza, fare tamponi e vaccini. Ha contratto il Covid-19 a dicembre 2020 ma è tornata subito in pista: “A noi è affidata una parte importante della gestione dell’emergenza in corso, che include anche il tampone di uscita dall’isolamento. Per questo non ci possiamo fermare proprio adesso”.

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