Terni-Orte, il deserto nei cantieri
Il Centro-Italia spaccato a metà

I cantieri lungo la Terni-Orte
di Francesca Tomassini
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Martedì 27 Luglio 2021, 11:15

Ventisei chilometri di tracciato, di cui quasi diciassette interessati dai cantieri, uno stato dell'arte che appare lontano dal compiersi. Ma sono pochi gli operai avvistati al lavoro e uno stato dell'arte che appare lontano dall'essere vicino a compiersi. Questo resta il panorama sul raccordo Orte-Terni che da quasi dieci mesi è un calvario: i lavori del compartimento Anas di Perugia sono indirizzati a migliorarne la sicurezza e la viabilità future ma nel frattempo stanno rendendo la vita impossibile a migliaia di automobilisti che si trovano a transitare sulla strada che collega l'Umbria alla A1.
L'urgenza per la viabilità è alta ma - lo raccontano le foto - si vedono non molte squadre al lavoro. Fra i disagi maggiori, le deviazioni su carreggiata unica con doppio senso di marcia, le corsie ristrette in galleria e la chiusura di diverse uscite che costringono ad allungamenti di percorso e spesso creano code interminabili. «Lavoro nella zona delle aree di servizio a San Liberato - racconta un ragazzo - se finisco il turno la mattina presto o la sera tardi non ci sono problemi. Ma se per caso stacco in orario da ufficio' non ci provo neanche a prendere il raccordo. Passo direttamente per la strada vecchia che parte da Orte e arriva ad Amelia. Ci sono un pò di curve e si allunga di qualche chilometro ma meglio quelle che stare fermi in fila».
Secondo le previsioni dell'Anas di Perugia, il compartimento responsabile dei cantieri, guidato da Lamberto Nicola Nibbi, entro Ferragosto alcuni cantieri verranno terminati per agevolare gli alti flussi di traffico previsti dall'esodo agostano. Ma, a giudicare da quello che si vede sul tracciato, sembra lecito avere qualche dubbio sul rispetto dei tempi. In particolare, secondo gli annunci, riapriranno al traffico le uscite, tutte in direzione Orte, di Terni Nord, Terni Ovest e San Liberato. Niente da fare per quella di Narni Scalo dove gli operai sono impegnati nella sostituzione delle barriere di sicurezza: rimarrà sprangata fino a data da destinarsi.
Secondo l'Anas, entrata nel 2018 nel gruppo Ferrovie dello Stato, gli interventi in corso non sono mai stati eseguiti prima, e sono finalizzati all'innalzamento dei livelli di sicurezza e a garantire la durevolezza del nuovo asfalto «per diversi decenni». «I lavori - dice la società - rientrano nell'ambito del piano di manutenzione programmata per un valore complessivo di oltre 860 milioni di euro. Dal 2018 a oggi l'Anas ha completato 94 interventi.
 

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