Operazione grande muraglia
scoperta evasione da 17 milioni

Operazione grande muraglia scoperta evasione da 17 milioni
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Mercoledì 23 Maggio 2018, 17:08
TERNI È salito ad oltre 17 milioni di euro l'importo della presunta evasione fiscale, ai fini di imposte dirette e indirette, scoperta dalla guardia di finanza di Terni nell'ambito dell'operazione Grande Muraglia, che già
nei mesi scorsi aveva coinvolto sei società gestite da cittadini Cinesi. Venti in tutto le persone denunciate, per 28 complessivi reati tributari, in particolare otto per omesse dichiarazioni,
dieci per dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e dieci per emissione di fatture per operazioni inesistenti. L'operazione, ribattezzata Grande Muraglia II - spiega una nota delle fiamme gialle - rappresenta la naturale conclusione delle attività di polizia giudiziaria poste in essere a partire dal gennaio 2017 e che nel successivo mese di novembre avevano permesso di eseguire su disposizione del gip, nei confronti degli stessi imprenditori, un sequestro preventivo di beni finalizzato alla confisca 'per equivalentè per un importo di
oltre 2.100.000 euro. I militari del nucleo di polizia economico finanziaria della gdf, coordinato dal comando provinciale, dopo l'analisi della documentazione contabile e fiscale acquisita hanno accertato che le sei società, aventi sede amministrativa ed operativa a Terni ed operanti nel settore della produzione di articoli di abbigliamento (poi rivenduti ad una primaria azienda avente sede in centro Italia) avevano posto in essere un articolato sistema
di frode fiscale, finalizzato all'evasione delle imposte sui redditi e dell'Iva, attraverso la creazione di una serie di
aziende 'apri e chiudì. Queste erano infatti caratterizzate da un turn over Nell'attività produttiva di durata biennale ed erano intestate fittiziamente a prestanomi di etnia cinese, succedutesi nel tempo nei medesimi locali adibiti a laboratori/magazzini, mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse da altre imprese, sempre gestite da cinesi, con sede in provincia di Perugia, e in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Le aziende - dopo aver emesso i predetti documenti fiscali - facevano perdere le proprie tracce, 'dimenticandò di
presentare le relative dichiarazioni ai fini fiscali. Le cinque verifiche fiscali e il controllo fiscale svolti nei
confronti di una società di fatto e di cinque ditte individuali hanno permesso di segnalare, in relazione alle annualità
comprese tra il 2013 ed il 2017, alla competente direzione provinciale delle Entrate violazioni per oltre 16 milioni di
euro in materia di imposte dirette e Irap e per oltre 1.400.000  ai fini dell'Iva.
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