Terni, oggi l'addio a Martina Medori nella chiesa di San Zenone

La procura indaga sulla dinamica dell'incidente

Terni, oggi l'addio a Martina Medori nella chiesa di San Zenone
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 08:39

TERNI - E’ il giorno dell’addio a Martina Medori, la giovanissima operatrice socio sanitaria del “Santa Maria” che venerdì sera ha perso la  vita lungo la Terni-Rieti.

Nella chiesa di San Zenone Martire sarà allestita la camera ardente e alle 15 sarà celebrato il funerale della 23enne.

In tanti si stringeranno intorno ai genitori e alla sorella di Martina, senza più lacrime, costretti a convivere con un dolore inconsolabile.

Sul tragico frontale proseguono le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm, Elena Neri, che dopo l’incidente ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio stradale.

Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire la dinamica del frontale tra la Hyundai condotta dalla giovanissima ternana e la Jaguar alla cui guida c’era un 78enne ternano rimasto ferito.

All’appello manca il conducente del mezzo pesante che Martina avrebbe tentato di sorpassare tra la galleria Tescino e lo svincolo Valnerina della Terni-Rieti.

Ad assistere ai momenti che hanno preceduto la tragedia un automobilista, che ha raccontato agli investigatori di quel camion che la 23enne avrebbe iniziato a sorpassare prima dell’impatto con la Jaguar e che, invece di fermarsi, ha proseguito la marcia in direzione di Rieti. L’utilitaria, dopo aver invaso la carreggiata opposta, si è scontrata con la Jaguar all’estremità della carreggiata opposta a quella della Hyundai.

Le ricerche del camionista non hanno dato esito. A complicare le cose il fatto che la telecamera che sorveglia l’ingresso della galleria Tescino non ha potuto immortalare il passaggio del mezzo pesante perché non funzionava.

«Stiamo verificando l’evitabilità dell’impatto con un perito di parte - ha detto al Messaggero Erdis Doraci, il legale della famiglia della vittima. Già dalle foto emerge che c’era spazio, per una delle due autovetture, di transitare evitando l’impatto. Bisogna valutare l’eventuale responsabilità di entrambi per non aver percorso questo spazio libero».

L’avvocato Doraci in queste ore ha presentato formale richiesta di risarcimento danni: «Sono convinto, e lo sono anche i miei periti, che alla giovane vittima si possa contestare al massimo un concorso di colpa» precisa il legale.

L’addio a Martina in una città che, negli ultimi cinque anni, ha visto morire sulle strade 55 persone. Due mesi fa l’addio a Manuel Galeazzi, 36 anni, di Macenano di Ferentillo. Sbalzato dalla sua utilitaria travolta da un’Alfa 147 condotta da un romeno di 24 anni che non doveva essere al volante dell’auto perché la patente gli era stata revocata qualche mese prima per guida in stato di ebbrezza. Per lui era scattato l’arresto con le pesantissime accuse di omicidio stradale aggravato, fuga e omissione di soccorso.

Dopo la tragedia il prefetto, Giovanni Bruno, ha riunito l’Osservatorio provinciale sull’incidentalità stradale. La dettagliata analisi degli incidenti per mettere campo strategie per migliorare la sicurezza. A partire dall’installazione di tutor sulle strade più a rischio e dal rafforzamento dei controlli congiunti delle forze di polizia sulle condizioni di chi si mette alla guida e sull’elevata velocità.

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