Terni, "Nessuna mappatura per l'emergenza amianto": L'appello di Anmil nella giornata delle vittime sul lavoro

Terni, "Nessuna mappatura per l'emergenza amianto": L'appello di Anmil nella giornata delle vittime sul lavoro
di Nicoletta Gigli
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Martedì 11 Ottobre 2022, 00:15

TERNI - «I nostri appelli sono caduti nel vuoto. Per l’emergenza amianto non si è mosso alcun ente. Inail aveva anche stanziato fondi specifici per le aziende per incentivare lo smaltimento ma le adesioni sono state pochissime. Senza contare che i dati sui malati e i morti per patologie asbesto correlate arrivano con molto ritardo per cui è complicato avere un quadro certo del drammatico fenomeno».

Giovanni Baccarelli, responsabile di Anmil Terni, torna a parlare dell’emergenza amianto, che continua ad essere presente in modo subdolo in moltissimi prodotti di uso comune e in edifici pubblici e privati, insidiando la salute di lavoratori e cittadini.

Un tema su cui Amnil Terni, che ha celebrato la 72esima giornata delle vittime degli incidenti sul lavoro, si batte da anni.

La mappatura dei siti pubblici risale al 2006, quella dei siti privati è ferma al 2012. Gli appelli lanciati in questi anni  sono caduti nel vuoto: “Non è più rinviabile aggiornare la mappatura, estendendola ad ambiti non ancora censiti - dice Baccarelli -  e procedere con la bonifica dei siti contaminati, dando priorità ad ospedali, scuole, edifici di rilevanza pubblica e sociale. L’appello è alle istituzioni perché facciano in fretta, perché ogni giorno che passa può fare la differenza per la vita e salute dei nostri concittadini. Auspico che i Comuni della provincia procedano a controlli accurati  per trovare e poi distruggere il materiale a base di amianto che è ancora presente in molte realtà».

La giornata nazionale, che a Terni si è svolta a Sant’Antonio alla presenza delle autorità, è l’occasione per fare il punto aggiornato sulla situazione degli infortuni sul lavoro. A Terni, tra gennaio e agosto, ne sono stati denunciati più di mille e 600.  Con un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che sfiora il 33 per cento. Per Anmil «dipende da tanti fattori, primo su tutti il fatto che tanti operai vanno a lavorare senza la minima preparazione. Ma su questi numeri ha inciso anche il covid».

Due gli infortuni mortali, in calo rispetto all’anno scorso quando quattro persone non erano tornate a casa dopo una giornata di lavoro. Per Baccarelli «questi non sono numeri reali in quanto non comprendono le vittime dell’amianto».

Quanto alle malattie professionali denunciate a Terni sono state 518, con un più dieci per cento. Patologie che spesso sono legate alla mancata messa a norma degli impianti da parte delle aziende.

«Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità - il presidente di Anmil Terni, Luigi Federici. Questa manifestazione è l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche appena elette, per attuare un programma di governo che tenga conto delle proposte concrete per arginare morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali».

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