Terni, morto nella baracca per overdose: s'indaga a tutto campo

Terni, morto nella baracca per overdose: s'indaga a tutto campo
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 21 Luglio 2022, 00:24

TERNI - Gli investigatori non hanno dubbi sul fatto che a stroncare Marco sia stata un’overdose. Ma in queste ore vanno a caccia delle necessarie conferme e stanno raccogliendo ogni altro elemento utile alle indagini.

La lente d’ingrandimento è puntata sul telefonino della vittima, recuperato nella baracca di strada del Mulino, nelle campagne tra Gabelletta e l’aviosuperficie di Maratta, accanto al corpo senza vita di Marco Paciucci, 49 anni, ternano.

Il decesso, alla luce delle condizioni del corpo, risale a diversi giorni prima del ritrovamento ma sarà l’autopsia a collocarlo temporalmente.

Autopsia che ha disposto il sostituto procuratore, Elena Neri, che coordina le indagini della polizia, ma che non è ancora stata fissata per la momentanea mancanza, in un periodo di ferie estive, di un medico legale ternano.

L’accertamento, come accade ormai da un paio d’anni, dovrà essere svolto al Silvestrini di Perugia per l’indisponibilità dei locali dedicati alle autopsie al Santa Maria di Terni.

Accanto all’incarico al medico legale ci sarà quello alla tossicologa Paola Melai, responsabile del laboratorio di tossicologia forense dell’istituto di medicina legale di Perugia, che avrà il compito di analizzare la presenza e la composizione delle sostanze assunte dalla vittima.

Gli investigatori della questura, squadra volante, squadra mobile e scientifica, stanno analizzando quello che è stato recuperato all’interno dell’annesso agricolo dove Marco ha trascorso le ultime ore di vita. Un alloggio di fortuna, in precarie condizioni igieniche, che si trova all’interno di un terreno di proprietà della famiglia della vittima. In terra diverse siringhe usate, segno tangibile dell’uso abituale di eroina.

A dare l’allarme lunedì sera era stato un amico della vittima.

Preoccupato perché lui non rispondeva più al telefono.

In questura in queste sfileranno amici e conoscenti di Marco, molto conosciuto a Terni e a Spoleto, dove da qualche tempo si era trasferito. Testimonianze che potrebbero fornire elementi importanti per le indagini. Che punteranno anche a individuare chi potrebbe aver fornito alla vittima la dose per l’ultimo buco.

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