Terni, "Minorenni ubriachi e droga ai Prati per la notte di San Lorenzo": La rabbia dello psicologo Giulio Trivelli

Terni, "Minorenni ubriachi e droga ai Prati per la notte di San Lorenzo": La rabbia dello psicologo Giulio Trivelli
di Nicoletta Gigli
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Sabato 13 Agosto 2022, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 09:14

TERNI - “Il bilancio della notte di San Lorenzo ai Prati di Stroncone è allucinante. Ho ricevuto messaggi su messaggi di gente ubriaca e drogata. C’erano ragazzine classe 2007 che alle nove e mezza di sera erano già in coma etilico. Le ambulanze venivano su e giù dai bivacchi. Ieri ho deciso di fare i test tossicologici ai miei pazienti e sono risultati tutti positivi. Mi chiedo se sia possibile continuare a raccontare questa realtà che nessuno ha voglia di guardare in faccia”.

Giulio Trivelli, presidente dell’associazione Inter Alma, psicologo e sociologo, esperto in disagio giovanile e dipendenze, è un fiume in piena.

Lui, che da anni segue tantissimi adolescenti alle prese con il disagio e le dipendenze di ogni tipo, non riesce a voltarsi dall’altra parte. Il giorno dopo il raduno notturno ai Prati fa la conta dei danni di una notte all’insegna dello sballo. Dopo aver passato la giornata in ambulatorio, che si è conclusa solo a tarda sera per via del “pellegrinaggio” dei suoi pazienti,  affida ad un post su facebook il proprio disappunto e l’amarezza per i tanti sforzi per aiutare i suoi ragazzi che si vanificano in una notte.

“A San Lorenzo, da due o tre anni, per tradizione i giovanissimi si ritrovano ai Prati di Stroncone. In teoria per vedere le stelle cadenti, in realtà per una notte che diventa da sballo. Con alcol e droga a non finire, con i bar invasi da gente ubriaca e i viaggi delle ambulanze per soccorrere chi ha avuto dei malori causati dall’abuso”.

Stavolta, a “denunciare” la notte da sballo, sono stati proprio alcuni ragazzi.

Che hanno postato commenti significativi sul profilo instagram del professionista ternano che chiedeva lumi sulla notte brava a Stroncone.

Trivelli, che è rimasto in ambulatorio fino a tarda sera per accogliere i suoi pazienti, torna a bacchettare gli adulti: “Non voglio fare il moralista - dice - ma mi chiedo come siano arrivati ai Prati ragazzini di 14 anni. E come sia possibile che i genitori non si siano preoccupati di come quei figli sarebbero tornati a casa non potendo guidare.  Quei genitori sono gli stessi che mi dicono che non ho figli e che quindi non possono capire. Se non ce l’ho - dice Trivelli - è pure perché sto cercando di crescere quelli di mezza Terni. Non credo che sia possibile andare avanti cosi, serve uìn cambiamento netto. Non so neppure dire chi delle istituzioni dovrebbe intervenire. La certezza è che manca l’educazione genitoriale di fondo”.

Trivelli denuncia una situazione allarmante mentre è impegnato a organizzare un evento che avrà per protagonisti i giovani della città. Si svolgerà sabato 17 settembre al Miralago di Piediluco e punta a contrastare i fenomeni di disagio con un contest. Ai ragazzi viene chiesto di raccontare la loro generazione con foto, video, musica e disegni. Per aderire basta mandare un sms con nome e cognome al numero 331 8101226 dell’associazione Inter Alma.  

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