Flavio e Gianluca, Liguori
«Venti anni di metadone
non sono tollerabili
serve una nuova legge»

Il procuratore Liguori
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Mercoledì 16 Settembre 2020, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 14:09
«È arrivato il momento di distinguere il tossicodipendente paziente dal tossicodipendente delinquente. Per questo mi adopererò per sollecitare una proposta di legge». Cosi il procuratore capo della Procura di Terni, Franco Liguori, durante il suo intervento alla Comunità incontro Onlus di Amelia, in occasione della presentazione del progetto contro la droga  #lastradagiusta promosso dalla Questura di Terni e rivolto ai giovani studenti. Il procuratore Liguori ha ricordato la tragica morte di Flavio e Gianluca, «per mano di un tossicodipendente incallito», per tornare alla carica, rispetto a come viene gestito il metadone.  «Fornisco dati che deveono fare riflettere. Da venti anni viene dato metadone ad un tossicodipendente e ci sono 350 servizi domiciliari con i controlli delle urine che vengono fatti in casa e rivelano, in alcuni casi, presenze di oppiaci», ha detto il procuratore Liguor. Dati che finiranno nella relazione che il procuratore Liguori consegnerà per sollecitare la proposta di legge. «il tossicodipendente paziente, va aiutato e curato nelle comunità di recupero  il delinquente va perseguito», ha aggiunto il capo della Procura di Terni.
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