Lingua blu, via ai controlli a tappeto
Il veterinaio: «Occorrono vincoli»

Lingua blu, via ai controlli a tappeto Il veterinaio: «Occorrono vincoli»
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Mercoledì 24 Settembre 2014, 20:31 - Ultimo aggiornamento: 20:45
TERNI - L'emergenza verr gestita al meglio, i controlli sono accurati e non ci sono rischi. Danilo Serva, presidente dell’ordine dei veterinari della provincia di Terni, è convinto che anche questa volta l'epidemia da bluetongue che ha colpito migliaia di pecore sarà gestita e combattuta senza grosse difficoltà.



«L'istituto zoo-profilattico sta conducendo le analisi di laboratorio - aggiunge Serva - sono in corso controlli a tappeto sugli allevamenti di ovini per limitare la diffusione della malattia e ci sono vincoli precisi per vietare la movimentazione degli animali. Presto partiranno le vaccinazioni e tutto dovrebbe risolversi senza difficoltà».



Per gestire l'emergenza causata dal virus che ha colpito diversi allevamenti è al lavoro un'apposita unità di crisi regionale, coordinata dalla dirigente del servizio prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare, Maria Donata Giaimo.



L'allarme è scattato dopo la scoperta del primo focolaio in un allevamento di Acquasparta. Era la fine di agosto e da quel momento, la raffica di controlli dei veterinari in tutta la regione, hanno confermato la presenza della malattia anche in alcuni ovini allevati nelle zone di Montecastrilli, Amelia, Narni e Otricoli. Colpiti dal virus una quarantina di allevamenti umbri, la gran parte dei quali si trovano in provincia di Terni. Il 27 agosto il Ministero della salute ha inviato direttive precise per contenere l'eventuale diffusione della Bluetongue sul territorio nazionale, includendo la provincia di Terni nell'elenco dei territori sottoposti a restrizione a causa del virus.



Il ternano non è nuovo ad episodi simili. I dati dell’osservatorio epidemiologico dell’istituto zoo-profilattico danno lo spaccato degli ultimi dieci anni e dicono che il primo caso di lingua blu si è verificato nel 2002 nel ternano, in un allevamento al confine con il Lazio. E' seguita la vaccinazione del 92 per cento degli ovini a rischio. Nel ternano c'è poi una situazione anomala perché è un territorio nel quale il cambio delle stagioni non influisce sull'incidenza del virus bluetongue. L'autunno in genere favorisce il superamento della malattia e il blocco della trasmissione del virus per via delle basse temperature, ma qui non è stato così.



Articolo pubblicato sul Messaggero-Umbria del 14/09/2014
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