Lesioni colpose, assolto l'ex sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo

Lesioni colpose, assolto l'ex sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 08:43

TERNI Accusato di lesioni colpose in qualità di ormai ex presidente pro tempore della Provincia di Terni, l’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo è stato assolto con formula piena. La sentenza del giudice di pace, Elisa Traversa, è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri e le motivazioni della decisione si conosceranno entro quindici giorni. La vicenda nasce da un incidente col motorino lungo via Sabotino. Lui, 25 anni, ternano, caduto a terra e rimasto ferito a causa di una buca, presentò denuncia in procura per quelle lesioni che avrebbero compromesso il suo avvenire da pattinatore. Tutto inizia il 15 luglio del 2015. Il giovane pattinatore, abituale frequentatore della struttura di viale Trieste, ha finito l’allenamento e prende il ciclomotore per tornare a casa. Lungo via Sabotino, a causa di una disconnessione del fondo stradale, cade a terra e si ferisce. Nessuna frattura ma “policontusioni escoriate” che al pronto soccorso dell’ospedale di Terni giudicano guaribili in otto giorni. 
L’ennesimo processo a Leopoldo Di Girolamo, che in qualità di ex sindaco della città fu coinvolto nell’inchiesta Spada dalla quale è uscito con un’assoluzione con formula piena, è legato al periodo in cui, in una Provincia in via di trasformazione, ricoprì l’incarico di presidente pro tempore. Che durò dal 13 settembre 2014 al 10 novembre 2016. E che l’ha fatto finire a giudizio per lesioni colpose in quanto “nella qualità presidente pro tempore della Provincia e quindi responsabile diretto della tenuta e della manutenzione delle strade, omettendo di disporre tempestivi interventi su una strada con buche e disconnessioni, cagionava le lesioni” alla vittima dell’incidente. Che si è costituita parte civile ed ha chiesto un risarcimento di 10mila euro per i danni patiti. Durante il processo sono stati sentiti i testi d’accusa e quelli della difesa. 
A partire dai funzionari della Provincia che all’epoca erano addetti all’ufficio tecnico e manutenzione.

Che hanno sottolineato come la Provincia in quel periodo fosse senza fondi e che in precedenza nessuno aveva mai segnalato la pericolosità di via Sabotino. Ieri la sentenza del giudice, Elisa Traversa, che ha assolto Di Girolamo perché “il fatto non sussiste”. «Anche questo strascico dell’esperienza politica del dottor Di Girolamo quale presidente della Provincia si è risolta, all’esito di un giudizio penale, con affermazione di piena estraneità del presidente dagli addebiti mossi - dice il suo legale, Attilio Biancifiori. E questo a dimostrazione della correttezza sempre dimostrata dall’interessato nelle vicende che lo hanno coinvolto per la carica rivestita».

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