Terni. Legambiente rileva l'inquinamento nell'emissario "Rio Fuscello" ma i bagni al lago di Pieidluco sono permessi: ok alla balneabilità

Terni. Legambiente rileva l'inquinamento nell'emissario "Rio Fuscello" ma i bagni al lago di Pieidluco sono permessi: ok alla balneabilità
di Umberto Giangiuli
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Domenica 17 Luglio 2022, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 16:00

Legambiente con la “Goletta dei Laghi” puntualmente  arriva in estate per fare il punto sullo stato di salute dei laghi umbri: il lago Trasimeno e quello di Piediluco. Sorpresa per quest’ultimo dove la foce del  “Rio Fuscello” uno degli affluenti è risultato inquinato, non lo era dal 2018, sebbene queste acque arrivano dalla montagna vicine al monte Terminillo. La Goletta  per questa edizione ha voluto sapere quanto azoto c’è nell’altro emissario Medio Nera. «Ebbene- secondo Legambiente-  il carico di azoto nel fiume,  elemento fondamentale alla vita se, però,  presente in alte concentrazioni risulta tuttavia nocivo: alla foce del canale è stato riscontrato un valore di 1,33 mg/l , a fronte di un limite che per acque idonee alla vita dei pesci è di 1 mg/l. Parlavano che basta una concentrazione superiore al normale per fare in modo che la fauna ittica ne risenta. Infatti quella autoctona si conta sulle dita di una sola mano. Nelle acque del bacino ternano sono state immesse specie che nulla hanno a che vedere con le caratteristiche del lago. A Piediluco è arrivato anche il temibile gambero della Lousiana che ha decimato le specie e continua a riprodursi. Per il Medio Nera la presenza dell’azoto nelle acque è riconducibile, come risultato negli studi precedenti, all’allevamento intensivo delle trote nell’Alta Valnerina, i cui residui, tramite il canale arriva sul lago. «Nel Lago di Piediluco abbiamo riscontrato un eccesso di carichi di azoto, rilevato nella sua forma più pericolosa e tossica quale l’ammoniaca- afferma il professor Massimo Lorenzoni del Dipartimento di chimica, biologia e biotecnologie dell’università degli Studi di Perugia-  Alti livelli di questo nutriente possono portare infatti a un’eccessiva crescita di alghe, con conseguenze negative per la biodiversità del lago ».

E continua: «È un problema che si sta cronicizzando e che mostra tutta la sua gravità in un’annata tanto siccitosa come quella che stiamo vivendo». «I risultati delle analisi effettuate anche quest’anno su entrambi i laghi Trasimeno e Piediluco indicano una volta di più come sia fondamentale gestire al meglio le pressioni antropiche lungo i fiumi per evitate impatti negativi sull’ecosistema lacustre, specie alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici sempre più evidenti», sostiene   Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente Nazionale ». Per Maurizio Zara presidente di Legambiente Umbria «Non si può più continuare a parlare di emergenza quando guardiamo allo stato di salute dei nostri laghi: i problemi d’inquinamento oggi sono esacerbati da una siccità che andrà ad acuirsi nei decenni a venire. Serve piuttosto adottare le normative necessarie sugli scarichi e politiche di gestione improntate al risparmio idrico».

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