Terni, la città fisica invecchia. Giorgini: «Per sistemarla servono risorse che il Comune non ha». Così le panchine restano rotte per anni

Terni, la città fisica invecchia. Giorgini: «Per sistemarla servono risorse che il Comune non ha». Così le panchine restano rotte per anni
di Aurora Provantini
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Domenica 13 Novembre 2022, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 15:58

TERNI - «Sembra ieri, ma sono passati venticinque anni. E venticinque anni sono tanti per una panchina, che in genere invecchia prima». Il tema della gestione e manutenzione degli elementi di arredo urbano è collegato alla qualità della vita di una città. «Le persone si incontrano più volentieri in uno spazio attrezzato e bene organizzato. Se passeggiando per strada sentono il bisogno di riposare ma non trovano nessun posto dove sedersi o se devono buttare un fazzoletto ma non trovano un cestino, si sentono a disagio». Francesco Andreani, già assessore all’urbanistica del Comune di Terni, spiega con estrema semplicità quanto sia importante vivere uno spazio urbano che funziona. E funziona se non si lascia invecchiare. «La qualità della vita è data anche dagli elementi materiali che ci circondano e che ne determinano l’attrattiva» - sottolinea. Decoro urbano e qualità della vita vanno a braccetto dunque, eppure se si rompe una panchina in travertino passano gli anni prima che venga aggiustata. «La manutenzione è pari a zero» - si leva unanime il coro di protesta dei commercianti di via Angeloni. Al centro della loro via c’è una seduta transennata dal 2019: «E’ stata divelta prima che scoppiasse la pandemia e ancora oggi non c’è verso di farcela sistemare», dice rassegnata Daniela Sforna. Se ne trovano altre, in condizioni simili, sia lungo corso Tacito sia lungo via Goldoni. Si entra allora nell’altro tema, sempre spinoso, della necessità di programmare interventi di manutenzione che seguano – ad esempio - un criterio anagrafico. «Bisogna essere informati sull’età degli arredi e bisogna essere pronti a sostituirli, aggiustarli o a rinnovarli, partendo dall'assunto che non durando in eterno».

Andreani ricorda che gli elementi di arredo urbano che qualificano uno spazio pubblico, possono essere tranquillamente cambiati andando incontro alle trasformazioni della città fisica.
Sulla gestione di tutto il tessuto connettivo, interviene Piero Giorgini (Direzione lavori pubblici e manutenzioni del Comune di Terni): «La gestione della manutenzione di un territorio comunale è molto complicata e riguarda vari capitoli.

Per effettuare interventi su marciapiedi, pavimentazioni di pregio, strade, parchi, scuole, panchine e molto altro, le risorse che abbiamo a disposizione non sono sufficienti e vanno fatte della scelte. Quest’anno, ad esempio, abbiamo dato la priorità alle fontane, andando a restaurare quelle di piazza Europa e piazza della Pace. Dopo di che siamo costretti ad intervenire su segnalazione. Molto spesso ci troviamo a ripristinare i danni procurati dai mezzi pesanti e ci avvaliamo del servizio “Post incidente” che insegue il risarcimento dell’assicurazione di chi ha rotto una panchina o rovinato una pavimentazione di pregio. Ecco, dal momento che molto spesso è il traffico veicolare a deteriorare gli elementi di arredo, bisognerebbe agire prima, con gli adeguati controlli. Per il resto, per i tempi, il Comune deve attendere che l'assicurazione paghi, prima di mettere a posto le cose». E intanto anche la città fisica invecchia.

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