Terni, interrogati in carcere i due nigeriani arrestati: «Sesso in cambio di droga? Era un'amica»

Il 37enne nega ogni addebito, il più giovane non risponde al giudice

Terni, interrogati in carcere i due nigeriani arrestati: «Sesso in cambio di droga? Era un'amica»
di Nicoletta Gigli
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Martedì 21 Marzo 2023, 00:00

TERNI - «Non ne so nulla della droga e delle lezioni d’inglese. Avevo le chiavi di casa perché un amico aspettava un ospite. Il sesso in cambio della droga? Una delle ragazze non so chi sia, l’altra è una mia amica».

Progress Omonkhobhio, 37 anni, nigeriano incensurato, si difende di fronte al gip Chiara Mastracchio. Affronta l’interrogatorio di garanzia col suo avvocato, Francesco Montalbano Caracci.

Rinchiuso a Sabbione con l’accusa di aver spacciato cocaina ed eroina e di aver ceduto le dosi a due clienti donne in cambio di prestazioni sessuali consenzienti, nega ogni addebito. «Le misure - dice l’avvocato - sono state prese sulla base di dichiarazioni testimoniali tutte da dimostrare rilasciate da due persone.

Valutiamo il ricorso al tribunale del riesame».

Hope Vincent di 23 anni, anche lui nigeriano, assistito dall’avvocato Francesco Mattiangeli, si avvale della facoltà di non rispondere. Per lui l’arresto era scattato a dicembre perché era a Terni con l’affidamento in prova ai servizi sociali dopo che lo avevano fermato in Sicilia con 77ovuli di eroina nello stomaco.

Per l’accusa entrambi avrebbero gestito un vasto giro di spaccio tra la casa laboratorio di via Costa, a Sant’Agnese, dove le clienti donne avrebbero cucinato la cocaina per produrre il crack, viale Brin e piazza Buozzi. Nelle carte d’accusa l’attività di spaccio con base nella casa dove l’antidroga sequestrò due etti di sostanze tra cocaina e eroina. In quelle stanze potevano salire solo le clienti donne. Se non avevano 50 euro per pagare la dose saldavano il conto col sesso.

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