Terni, più spaccio e reati informatici: l'effetto della pandemia sul crimine

Terni, più spaccio e reati informatici: l'effetto della pandemia sul crimine
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 12 Aprile 2021, 02:20

Le restrizioni anti covid hanno portato ad un forte calo dei furti in appartamento, che da 694 sono scesi a 381, con un abbattimento del cinquanta per cento. Consistente invece, anche per effetto del lockdown, l’aumento dei reati legati agli stupefacenti.

In dodici mesi in provincia di Terni la polizia ha arrestato 72 spacciatori, con un aumento del 125 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ventuno le denunce a piede libero, 38 le persone segnalate alla prefettura come assuntori di stupefacenti.

E’ l’anno in cui la squadra mobile ha sequestrato più di 110 chili di cannabinoidi tra hascisc e marijuana, oltre un chilo di eroina e mezzo di cocaina. “L’attività di contrasto allo spaccio di droga è molto incisiva” dice il questore, Bruno Failla, illustrando i dati dell’attività in occasione del 169° anniversario della fondazione della polizia di Stato e del quarantesimo della legge che ha smilitarizzato la polizia consentendo l’accesso alle donne.

“I risultati ci sono, sia in termini di arresti che di quantità di droga sequestrata - aggiunge il questore. Dal punto di vista della repressione penale la polizia c’è in modo incisivo, ma il problema va affrontato anche da un punto di vista preventivo. Come polizia ci siamo non solo per contrastare il fenomeno ma anche per fare prevenzione e informazione, con interventi nelle scuole e attività educative.

Continuerò a farlo nel modo più incisivo possibile e in tutta la provincia” aggiunge Bruno Failla. Che ha già avuto modo di apprezzare “l’accoglienza dei ternani” e “l’entusiasmo della città” intorno alla squadra promossa in serie B.

Alimentate dalle restrizioni anticovid aumentano le truffe e frodi informatiche. Ne sono state consumate 938 in provincia, il venti per cento in più di un anno fa. Lieve calo per i reati legati alla violenza di genere, con 66 denunce per maltrattamenti contro familiari e conviventi e 46 per atti persecutori. In aumento del 70 per cento gli arresti, che sono stati 145, a fronte di un calo delle denunce a piede libero. La vera impennata però si registra nei fogli di via obbligatori. Ne sono stati firmati ben 244 contro i 65 dell’anno precedente: “Il dato del forte aumento delle misure di prevenzione non è un fatto banale - sottolinea il questore, Failla. Cercheremo di incrementare i rimpatri con i fogli di via partendo da un presupposto: in città di delinquenza stanziale con caratteristiche predatorie non ce ne sta molta, è una fenomenologia abbastanza contenuta. Individuarla con controlli preventivi e tenerla alla larga per tre anni ci aiuterà per una prevenzione più incisiva, che porterà risultati concreti per la serenità dei cittadini ternani”. Nell’anno della pandemia, per garantire l’ordine pubblico, la polizia ha svolto quasi 500 servizi straordinari di controllo del territorio, anche con l’ausilio del reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, e oltre 850 per varie attività di vigilanza e scorte. L’ufficio immigrazione è stato impegnato in 169 espulsioni di stranieri irregolari e nelle attività legate alle pratiche dei 12mila e 500 extracomunitari titolari di permesso di soggiorno. In dodici mesi la polizia ha identificato 105mila persone e controllato oltre 60mila automezzi. E il 113 ha ricevuto quasi 38mila richieste d'intervento.

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