Terni, imprenditore entra 300 volte
nell'area pedonale con l'auto senza pass
e colleziona multe per 43 mila euro

Terni, imprenditore entra 300 volte nell'area pedonale con l'auto senza pass e colleziona multe per 43 mila euro
di Nicoletta Gigli
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Sabato 12 Dicembre 2020, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 07:41

TERNI In tredici mesi ha collezionato ben 287 multe per aver transitato in zona a traffico limitato e pure in quella pedonale. L’ha fatto utilizzando le due auto di proprietà dell’azienda di cui è socio. Accumulando multe non pagate per una cifra da capogiro, che supera i 43mila euro. La vicenda alla fine si chiuderà con un consistente “sconto” per l’imprenditore. E questo grazie ad un accordo transattivo siglato tra lui e il Comune di Terni, direzione polizia locale-mobilità. Che gli consentirà di pagare quasi 20mila euro in meno rispetto al debito accumulato in 13 mesi. L’atto di transazione per chiudere la vicenda è legato a due circostanze “attenuanti” in quanto l’imprenditore, accerteranno negli uffici che si occupano di mobilità e di multe, non era a conoscenza del debito accumulato. E poi perché comunque quelle autovetture nella disponibilità della società avevano diritto ad avere il permesso per circolare in ztl.

La certezza è che le telecamere che vigilano sulla zona a traffico limitato e su quella pedonale hanno immortalato ben 287 passaggi in entrata e in uscita e l'hanno fatto nel periodo compreso tra il 2 gennaio del 2019 e il 20 febbraio del 2020. Quelle multe però nessuno si è mai preso la briga di pagarle. La vicenda emerge i primi di gennaio, quando l’imprenditore si presenta all’ufficio contravvenzioni della polizia locale e presenta una richiesta di accesso agli atti per verificare eventuali sanzioni amministrative a carico di uno dei due veicoli che utilizzava per ragioni di lavoro.

E’ qui che scopre, non senza sorpresa, dell’esistenza del consistente numero di verbali a carico di quell’auto ma anche dell’altro veicolo aziendale di cui aveva la disponibilità.

Un debito da oltre 43mila euro che lui, dirà alla polizia locale, non riuscirà mai a saldare. L’imprenditore si giustifica spiegando che la pratica per l’autorizzazione all’ingresso alla zona a traffico limitato era stato assegnato a una dipendente, che poi ne aveva omesso l’evasione. E che nessuno dei dipendenti della società aveva provveduto a leggere le notifiche pec che continuavano ad arrivare. L’amministrazione, ritenendo che l’azienda era comunque legittimata ad avere il pass per l’accesso alla zona a traffico limitato e constatando che uno dei due veicoli era già abilitato in passato all’ingresso ai varchi, con un permesso valido fino al marzo del 2018, si rende disponibile ad un accordo. Secondo il quale la società si impegna a versare al Comune di Terni 25mila euro per chiudere definitivamente la posizione debitoria al termine del pagamento delle 48 rate pattuite.

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