Terni, quartiere per quartiere ecco dove il virus ha colpito di più

Terni, quartiere per quartiere ecco dove il virus ha colpito di più
di Sergio Capotosti
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 14:28

La zona rossa, si fa per dire, è Terni centro. In particolare quella parte di città che si sviluppa tra un perimetro che può essere tracciato tra via Leopardi e la stazione ferroviaria. Anche l'area urbana tra Campomicciolo e Matteotti è finita sotto la lente di Palazzo Spada. La mappa del contagio a Terni si aggiorna di ora in ora e muta di continuo. Così, se fino a qualche giorno fa le frazioni come Marmore, Piediluco e Papigno erano salve, ora si contano i primi contagiati, pochissimi, uno per borgo. Resiste Collescipoli, unica frazione da zero positivi che si trova a ridosso di un quartiere popoloso come la Polymer, altra realtà, a sua volta, dove il virus non è arrivato. Stesso discorso per Giuncano, in Valserra. Per il resto il coronavirus è entrato in quasi tutti i quartieri di Terni. Con una portata comunque limitata, considerando che dall'inizio dell'emergenza i positivi nella città dell'acciaio hanno sfiorato appena quota 100 (101 per la precisione) con un percentuale di guariti che ieri ha raggiunto quota 51, il 50%.
I quartieri più contagiati. Sul podio dei quartieri più contagiati, oltre a Terni centro e Campomicciolo-Matteotti, anche Borgo Bovio, nella parte che affaccia verso la Valserra. Casi di Covid-19 si sono registrati anche a Cospea, San Giovanni e Quartiere Italia, ma si tratta di numeri limitati rispetto alla densità di popolazione di questi quartieri popolari. Il contagio record si è avuto in un condominio, dove si sono contate quattro famiglie positive al Covid-19 per un totale di dieci persone. È dall'inizio dell'emergenza, con il paziente 1 di Terni, una trentenne risultata positiva dopo aver trascorso una serata in compagnia di amici, tra cui il coetaneo di Montecastrilli, il primo soggetto positivo al Covid-19 dell'Umbria, che il Comune studia l'andamento del contagio, con particolare attenzione alla concentrazione dei positivi nei quartieri. «Si è trattato quasi sempre di contagi in ambito familiare», hanno spiegato più volte da Palazzo Spada. Ed è anche per questo che è maturato l'idea del provvedimento che obbliga la sanificazione dei condomini. Una decisione che oggi torna di estrema attualità, considerando che gli esperti virologi a livello nazionale metto in guardia da possibili ritorni del contagio proprio negli ambiti condominiali. Arrivando perfino a parlare di possibili micro focolai.
Una linea del rigore che anche ieri è stata rinnovata, con la proroga di molte ordinanze. Nonostante a Terni non si registrino più nuovi casi da giorni, mentre i guariti continua a crescere, il sindaco Leonardo Latini ha dato ordine di non abbassare la guardia. Una linea che anche la struttura tecnica del Coc (Centro operativo comunale), non solo condivide ma invita tutti a perseguire. Insomma, non abbassare la guardia.

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