Terni, Fratelli d'Italia appoggia la presidente Tesei: «Posticipare l'inizio della scuola»

Terni, Fratelli d'Italia appoggia la presidente Tesei: «Posticipare l'inizio della scuola»
di Lorenzo Pulcioni
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Domenica 23 Agosto 2020, 18:55 - Ultimo aggiornamento: 19:33

Spostare l'inizio delle lezioni dopo il referendum del 20 settembre. Il gruppo consigliare di Fratelli d'Italia che in merito che già a luglio aveva presentato un atto di indirizzo a Palazzo Spada appoggia la linea della presidente della Regione, Donatella Tesei.

L'apertura è stata fissata dal Governo per il 14 settembre. «Senza una deroga al numero minimo di giorni di scuola, o un modo per recuperarli - le parole della Tesei - la Regione autonomamente non può decidere nulla. Ma sanificare tutto per l'apertura della scuola, chiudere per permettere lo svolgimento sicuro del referendum e poi fare un'altra sanificazione in pochi giorni per far tornare gli alunni non ha molto senso». Da qui la proposta di spostamento: «Con una cornice legislativa adeguata si potrebbe pensare ad un differimento» aveva detto la presidente.

Il gruppo di FdI dà manforte alla governatrice: «Vista la situazione attuale, vista l'organizzazione obbligata a cui devono sottostare enti locali e Dirigenti scolastici a causa della necessità di predisporre ambienti e modalità che rispondano alle norme anticovod attualmente dettate dal Governo, posticipare l'inizio delle lezioni ci sembra la decisione più naturale che si possa prendere. Chiediamo che venga data la possibilità alle Regioni di poter derogare sul numero minimo di giorni di scuola o che si chiarisca in alternativa come eventualmente recuperarli».

«Chiediamo solo di partire con il piede giusto - aggiunge FdI - banchi, mascherine, sedie e arredi richiesti dalle scuole stenteranno ad arrivare in tempo per l'inizio della scuola. I lavori edili per l'adeguamento funzionale degli ambienti scolastici saranno terminati? In questa situazione non è preferibile concedere più tempo? Che problema potrebbe creare iniziare il 24 per finire 10 giorni più tardi a giugno o fare meno vacanze a Natale? Riusciremo a dare solo respiro a chi, insegnanti, dirigenti scolastici, funzionari comunali, amministratori, stano lavorando per i nostri ragazzi e per la sicurezza loro e di tutte le famiglie».

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