Salvini invoca la piazza
e chiede le urne
«Italiani derubati del voto»

Il candidato Latini con il segretario Salvini
di Sergio Capotosti
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Domenica 27 Maggio 2018, 20:59 - Ultimo aggiornamento: 21:55

TERNI Ieri l’ultimatum di Di Maio, oggi l’annuncio di Salvini: «Conte ha rinunciato all’incarico». Il governo gialloverde, almeno per il momento, resta fermo ai box. In meno di 24 ore, Terni è stata al centro di un risiko che travalica i confini italiani, per arrivare fino a Bruxelles, passando per la Germania. «Pochi minuti fa - ha tuonato Salvini circondato da oltre un migliaio di persone in piazza Tacito - il presidente del consiglio che avevamo individuato noi è uscito dal Quirinale dicendo che rinuncia all’incarico perché è stato messo il veto, il no a un ministro che ha il torto di aver difeso troppo gli interessi degli italiani e di aver contestato l’euro e l’Unione europea che è semplicemente verità. A questo punto la parola non può che tornare agli italiani, che facciano giustizia».
 



«Probabilmente - ha aggiunto Salvini - sarebbe stato più comodo portarsi a casa cinque, sei, sette ministri, e da domani sfregarsi le mani. Ma o possiamo cambiare questo paese o la Lega non va al governo con nessuno. Sono a vostra disposizione, pero, se si torna al voto, in primis penso che ci vedremo presto a Roma a portare la voce di milioni di italiani onesti che sono stati derubati del voto. Al prossimo giro se avrete la voglia, il coraggio che avete dimostrato in queste settimane, a fare il presidente del consiglio ci vado io».
 

 

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