Il giallo della scomparsa di Denise Pepitone passa da Terni e da tre sim

Il giallo della scomparsa di Denise Pepitone passa da Terni e da tre sim
di Nicoletta Gigli
2 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Gennaio 2022, 09:14

TERNI «Tre sim acquistate tutte presso un unico negozio, a Terni, e presumibilmente distribuite ai partecipanti a un vero e proprio commando, composto di persone che, portando con sé le sim sino a Mazara del Vallo, e lì utilizzandole per tenersi in contatto fra loro, sequestrarono Denise. Non sono un investigatore ma, con l’aiuto di amici, ho voluto segnalare cose che sono sospette su cui non si è mai indagato. Poi magari non lo sono, ma sono elementi che meritano attenzione e vanno sicuramente approfonditi». A parlare è l’ex pm, Maria Angioni, che per prima indagò sulla misteriosa scomparsa della piccola Denise Pipitone che risale al primo settembre 2004. E che da magistrato inquirente si è ritrovata imputata a Marsala per false dichiarazioni al pm. E’ il 3 gennaio quando Maria Angioni, convinta che «la bambina sia viva alla luce di meri indizi su un’organizzazione abbastanza complessa, che è elemento rassicurante rispetto all’azione d’impeto» pubblica un post sui social. La foto è quella del duomo che l’ex pm che indagò sulla scomparsa di Denise definisce “la splendida Cattedrale di Terni”. «Quante sim telefoniche attivate tutte presso lo stesso dealer di Terni - scrive Maria Angioni - hanno comunicato fra loro il primo settembre 2004…a Mazara del Vallo!». Il giallo delle sim telefoniche comprate a Terni, elemento noto perché è nelle carte e che però non sarebbe stato mai valorizzato, sarà tutto da ricostruire. La certezza è che almeno tre sim utilizzate nelle ore della scomparsa della piccola Denise sono state comprate tutte nello stesso negozio di Terni. Nelle carte c’è solo il nome del negozio, senza un indirizzo o il riferimento ad una persona fisica. «Quelle che hanno usato le tre sim sono persone mai toccate dalle indagini - precisa l’ex pm di Marsala - magari sono state sentite a sommarie informazioni ma mai indagate». Sono la madrina di una persona oggetto di attenzione investigativa, una persona molto vicina a Denise e un’altra persona «la cui scheda è stata sempre comprata a Terni nello stesso negozio e che, il primo settembre 2004, con quella sim fa un percorso in orario compatibile col rapimento della bimba: Verso le 12 affronta la cella che comprende via La Bruna, dove abitava Denise, e poi si allontana da Mazara del Vallo in direzione Campobello. Prima di muoversi verso Campobello incrocia la cella che copre la SS 115, compatibile con direzione via Rieti di Mazara del Vallo. Elementi che non sono in grado di sviluppare - precisa l’ex pm - ma che meritano attenzione”. Dai tabulati anche le conversazioni tra una delle persone con sim comprata dallo stesso dialer di Terni e una persona residente a Giulianova nonché un contatto di quest’ultima.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA