Terni: degrado, zecche e rifiuti, a Collerolletta il "bosco degli orrori"

Terni: degrado, zecche e rifiuti, a Collerolletta il "bosco degli orrori"
di Monica Di Lecce
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Lunedì 13 Giugno 2022, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 09:38

Da gioiello, polmone verde di Borgo Rivo, a ricettacolo di immondizia e zecche. Il bosco di Collerolletta va verso un veloce declino tra la rabbia di famiglie e residenti. La mancanza di manutenzione e l’inciviltà stanno trasformando questa zona in una terra di nessuno. «Ma quale bosco? – si domanda il signor Lucio che insieme ad altri due assidui frequentatori si è preso a cuore le sorti di quest’area – Ormai quel bosco è diventato una discarica a cielo aperto! Ed è una perdita enorme per la zona, per questo quartiere, visto che è una delle poche aree verdi in cui poter portare a giocare i bambini. Di certo nelle condizioni in cui si trova ora, è pressoché impossibile lasciare liberi i piccoli». I giochi sono ormai fatiscenti: molti sono rotti, altri necessitano di una manutenzione che non viene fatta da anni.

«Il bosco è carino ma l’inciviltà delle persone è esagerata – racconta un papà mentre spinge la bimba sul passeggino - Basta guardare in quali condizioni lasciano i tavoli le persone che vengono a consumare il pasto acquistato nel fast food della zona.

Per non parlare dei giochi che sono in condizioni indecenti. Di sicuro quando mia figlia crescerà non la potrò portare qui a giocare perché sembra di essere nella giungla».

Il problema dell’erba alta per certi versi è anche più grave di quello dei rifiuti abbandonati in ogni dove. «Qui – spiega ancora il signor Lucio che del bosco di Collerolletta conosce ogni centimetro quadrato – ci sono le zecche. Io, come altri proprietari di cani, portiamo i nostri amici a quattro zampe a passeggio qui ma più di una volta, di ritorno a casa, abbiamo trovato loro addosso le zecche morte perché, per fortuna, hanno collari particolari che impediscono di “fare danni”. Ma se queste zecche si attaccano ai bambini e alle persone? Che succederebbe?. Negli anni passati era stata fatta la disinfestazione. Quest’anno no».

I residenti ricordano che l’anno scorso, dopo tre anni in cui non era stato fatto alcun tipo di intervento di manutenzione, era arrivata una ditta da Perugia che aveva tirato a lucido il bosco. «In un giorno – racconta ancora il signor Lucio – aveva tagliato l’erba, potato le piante, ripulito tutto il parco. Il bosco era tornato un sogno». Ma il “sogno” è durato poco. «Quest’anno – continuano i residenti – ci ritroviamo nella stessa situazione di partenza. Il problema è che quest’area di proprietà della Curia è stata data in gestione al Comune e quando ci sono queste situazioni “a metà”, si creano delle zone che diventano terra di nessuno».

Più volte gli assidui frequentatori del bosco hanno segnalato e denunciato lo stato di degrado e di sporcizia. «Spesso vengono persone che non sono della zona e lasciano sacchi di immondizia – denuncia il signor Lucio – Sacchi che vengono abbandonati dove capita e poi, di notte, passa qualche cinghiale che va a rovistare disperdendo così i rifiuti in tutto il bosco. Ci sono poi le persone che vengono a consumare i pasti approfittando dei tavolinetti che lasciano in condizioni indecenti. Da quello che ci è stato detto, l’operatore ecologico che passa qui, può solo raccogliere il contenuto dei cestini, ma fuori e in terra lo spettacolo è desolante. Più volte abbiamo sollecitato anche i vigili urbani ma negli orari in cui sono venuti non hanno mai colto nessuno sul fatto».

Alla luce di questa situazione, alcuni residenti della zona si sono rimboccati le maniche. C’è una donna ultraottantenne che sistematicamente va a ripulire i tavolinetti del bosco. Il signor Lucio, invece, di tasca sua, ha comprato due volte il rubinetto della fontanella danneggiato dai soliti incivili e ripristinato il servizio. «E’ ora, però – conclude – qualcuno si faccia carico in maniera seria e periodica della sistemazione questa zona».

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