Terni, dalle luminarie al Capodanno in piazza: i ritardi, la delibera bloccata, i luoghi della cultura chiusi

Terni, dalle luminarie al Capodanno in piazza: i ritardi, la delibera bloccata, i luoghi della cultura chiusi
di Aurora Provantini
3 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Novembre 2022, 16:43

TERNI - Un palco in piazza Tacito per  gli eventi di Natale a cura dell’assessorato alla cultura del Comune di Terni. «Per i concerti gospel, gli spettacoli di danza e la festa, il 29 dicembre, per celebrare il primo anno di vita della fontana dello Zodiaco, dopo il lungo restauro» - spiega l’assessore Maurizio Cecconelli.  Solo che il tavolo tecnico fissato per coordinare i vari appuntamenti e dare il via al montaggio delle luminarie - che doveva svolgersi lunedì 28 novembre - è slittato a martedì 29 (ore 9) a Palazzo Spada.  Da quella riunione dovrà “uscire” la sintesi di tutto quello che avverrà da qui al 6 gennaio e quali spazi saranno destinati ai grandi eventi. Compreso il concerto di Capodanno da 95 mila euro. La Regione Umbria ha già messo a disposizione 40mila euro, ma la delibera del Comune di Terni è ferma all’ufficio ragioneria per il parere contabile, che tarda ad arrivare a causa delle bollette d’oro arrivate in questi ultimi mesi.

Nonostante il Comune sia “fuori” di due milioni di euro, la giunta Latini non intende rinunciare al Capodanno in piazza e  ancora prima del tavolo di confronto,  trapela la decisione di lasciare che  il grande abete luminoso sorga nel punto esatto in cui era stato ammirato  lo scorso anno, e organizzare lo spettacolo di Capodanno accanto: in piazza Europa. «Transenneremo l'albero».  Già, le transenne. Se è vero che l’albero non può dare fastidio al palco è anche vero che sarebbe di intralcio al pubblico. Ma l’orientamento è di fare in modo che la città sia luminosissima per Natale e bellissima per la notte del 31 dicembre.  L’orientamento è di fare tutto: Natale con tante luminarie, Capodanno con una band stellare, e un mini festival davanti alla fontana monumentale di piazza Tacito. Che ormai si candida a diventare luogo della cultura all’aperto, dopo l’Anfiteatro Romano. Individuata  dall’organizzazione di Umbria Jazz per posizionare il palco della seconda edizione Weekend. Ma era settembre. «Da maggio a settembre è una ottima location in cui organizzare concerti» - conferma Cecconelli. Ammettendo anche la necessità di riaprire gli altri luoghi della cultura che Terni ha, ma che sono chiusi da troppo tempo.  E’ chiuso il Verdi da un decennio, e questa è una storia a sè.

Ma è inagibile  l’auditorium del Carmine dal 2018 e il Palazzo di Primavera  dal 2020. La situazione è questa: presto partirà il cantiere per realizzare il ridotto in corso Vecchio, probabilmente entro l’estate inizieranno i lavori nell’ex chiesa che si trova all’interno dei giardini della Passeggiata in cui si programmavano stagioni musicali importanti, e non si hanno notiozie degli interventi a Palazzo di Primavera. Luoghi che mancano all’appello nonostante ci sia una grande offerta culturale,  che guarda alle chiese (San Francesco per il concerto di Natale di Visioninmusica) e ai chioschi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA