Terni, confronto tra sindacati di polizia e sindaco sulla sicurezza: «Pronti a collaborare»

Nuove telecamere nelle strade di accesso alla città e via i paletti fissi nelle aree pedonali

Terni, confronto tra sindacati di polizia e sindaco sulla sicurezza: «Pronti a collaborare»
di Nicoletta Gigli
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Domenica 1 Ottobre 2023, 00:30

TERNI - Nuove telecamere in punti chiave della città e soluzioni per le barriere architettoniche che delimitano le aree pedonali del centro e che ostacolano la vigilanza a bordo macchina delle pattuglie.

Questi alcuni dei temi al centro del confronto che si è svolto a palazzo Spada tra il sindaco, Stefano Bandecchi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della polizia.

Presenti i segretari regionale e provinciale della Fsp, Francesco Petitti e Vittorio Mari, il segretario provinciale del Siulp, Roberto Peppicelli e del Silp cgil, Bruno Padronetti.

«Mi hanno indicato situazioni logistiche delle strade ternane che non permettono di pattugliare adeguatamente alcune aree del centro - dice il sindaco. I paletti d’acciaio non removibili li toglieremo e metteremo piccole sbarre che le forze dell’ordine potranno alzare col telecomando».

Vittorio Mari ha ribadito al sindaco «la propria disponibilità a fornire la collaborazione, con proposte concrete e professionalità, per le iniziative che il Comune  adotterà per contribuire ad aumentare la percezione della sicurezza».

Tra le proposte dei sindacati di polizia l’installazione di telecamere con sistemi di riconoscimento delle targhe nei luoghi di accesso alla città: «Le installeremo accogliendo il suggerimento di chi lavora sul territorio così che, se succede qualcosa, i criminali sono informati che a Terni riusciamo a beccarli» dice Bandecchi.

L’incontro è stato occasione di confronto sul tema dei vigilanti privati messi in campo in città: «Per noi i vigilantes, che hanno disposizioni ben precise di segnalare situazioni che mettono a rischio la sicurezza, non sono un problema ma un valore aggiunto» dice Mari.

Focus anche sugli organici della polizia, con l’assenza di turn over per rimpiazzare chi lascia il lavoro. Il sindaco ha assicurato di farsi «parte attiva nei confronti dello Stato centrale per vedere come saranno fatti i pensionamenti e se almeno saranno restituite le persone che vanno via perché l’organico ternano delle forze dell’ordine è mancante di un 35 per cento».

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