Terni, il colonnello Davide Milano lascia la guida del comando provinciale dell'arma

Il bilancio di tre anni tra arresti per spaccio di droga e operazioni per la sicurezza in tutta la provincia

Terni, il colonnello Davide Milano lascia la guida del comando provinciale dell'arma
di Nicoletta Gigli
3 Minuti di Lettura
Domenica 10 Settembre 2023, 08:46

TERNI - «Quando arrivai alla guida del comando provinciale mi resi subito conto che il problema del consumo e dello spaccio di stupefacenti sarebbe stato per i carabinieri uno dei più importanti fenomeni da contrastare».

Il colonnello, Davide Milano, lascia in queste ore il comando provinciale dell’arma per andare a ricoprire un importante incarico nell’ambito dell’ufficio di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia al ministero dell’interno.

Traccia il bilancio di tre anni di attività portata avanti «in un contesto territoriale che si distingue per l’operosità dei suoi abitanti. Una comunità generosa e accogliente - dice il colonnello Milano - pervasa da profondo senso civico e delle istituzioni, che rende ancor più consapevole chi lavora ogni giorno per garantirne la sicurezza».

L’arrivo di Davide Milano alla guida del comando di via Radice subito dopo la tragica scomparsa dei due inseparabili amici Flavio e Gianluca, 16 e 15 anni, con l’arresto del pusher che gli aveva venduto il metadone. Un dramma che quattro mesi dopo si ripeterà ad Amelia con la morte di Mariachiara Previtali, stroncata dalla droga e da quel primo buco con cui aveva deciso di festeggiare il suo 18esimo compleanno.

La lotta al consumo e allo spaccio in questi tre anni è stata costante e spietata. I militari del comando provinciale hanno messo le manette a 185 persone e ne hanno denunciate 270. Importante l’incremento delle persone segnalate alla prefettura come assuntori, che sono state 375. Gli arresti per spaccio di stupefacenti sono stati cosa quotidiana.

Il colonnello, Davide Milano ricorda il «contrasto allo spaccio nei boschi che ha portato alle operazioni Silva e Villalba, con cui è stata smantellata l’organizzazione di gruppi di nordafricani che si erano impossessati di aree boschive sottraendole ai cittadini e creando allarme sociale».

Sono gli anni delle operazioni Est e Sotto traccia a Terni e Riccio a Orvieto, con cui si è andato a colpire lo spaccio anche nei confronti di giovanissimi.

Accanto alla guerra a chi vende droga l’intensa attività dei militari legata alle conseguenze della seconda ondata della pandemia, che ha visto i carabinieri affrontare le problematiche logistiche, di ordine pubblico e di gestione di quel periodo critico, sempre al fianco dei cittadini.

L’arma, che con le sue trenta stazioni ha proceduto per il settanta per cento dei reati commessi e denunciati alle forze di polizia in provincia, ha arrestato 580 persone e ne ha deferite alla procura 3673.

Significativa la lotta ai furti in appartamento, con 29 ladri arrestati e 116 denunciati, e quella contro chi approfitta della debolezza delle persone anziane per spillare loro i risparmi di una vita: «A fronte di un incremento su scala nazionale delle truffe agli anziani - spiega il colonnello, Milano - c’è stato un pari incremento nel contrasto, con l’arresto di 12 persone e la denuncia di altre 528».

Repressione ma anche prevenzione, con incontri mirati a consolidare il rapporto tra i cittadini a rischio e i carabinieri.

A sostituire Davide Milano, che lascia «una realtà che ha permesso di instaurare un rapporto importante tra cittadini e carabinieri e di lavorare in sinergia col prefetto, i vertici delle altre forze di polizia e l’autorità giudiziaria» sarà il colonnello, Antonio De Rosa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA