Terni. Il Circolo sanità dona un "Conox”
Il presidente Rozzi «Si tratta di un salvavita»

Terni. Il Circolo sanità dona un "Conox” Il presidente Rozzi «Si tratta di un salvavita»
di Umberto Giangiuli
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Giovedì 29 Dicembre 2022, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 10:24

Un punto di riferimento per l’intero comparto dell’ospedale di Terni e della stessa Usl 2. Un’attività che non si è mai fermata nel corso degli anni ma è andata sempre più incrementandosi con nuovi iscritti. Adesso è una realtà nel comprensorio ternano ed è sempre più vicina ai bisogni delle gente. Parliamo del Circolo dopolavoro delle sanità con più di 900 iscritti che vanno dagli stessi operatori sanitari agli ex dipendenti, familiari, soci e simpatizzanti. Insomma una grande famiglia che cerca in tutti i modi di aiutare le altre associazioni sul territorio. «Il consiglio direttivo – afferma la vice presidente Serenella Bertini- si occupa di organizzare attività ludico-ricreative per i soci ed è particolarmente attento ad inserire nei programmi annuali, la beneficenza. Una parte dell’attività del Circolo viene svolta con le diverse associazioni, come quella del “Sogno di Rebecca”; “I Pagliacci” e “Terni con il cuore”. L’ultima donazione in ordine di tempo del dopolavoro della sanità è stato un importante strumento necessario per il reparto della rianimazione, ma nell’agenda del direttivo segnato in rosso, anche l’aiuto verso il canile di monte Argento. Beneficenza ed altro, senza lasciare indietro gli ultimi con la consueta cena e lotteria per salutare oltre il Natale anche l’anno nuovo. Il presidente del Circolo dopolavoro della sanità è il chirurgo Angelo Rozzi (nella foto mentre consegna lo strumento a Dg Andrea Casciari) sempre instancabile è pronto a recepire le esigenze che gli arrivano o, magari, che tocca con mano essendo un dipendente ospedaliero e conoscitore della realtà sanitaria. In particolare l’ultima donazione al reparto di Anestesia e Rianimazione del Santa Maria ha riguardato il “Conox” «uno strumento che consente di valutare la profondità del livello di anestesia- spiega Rozzi- lo stato di coscienza e dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e sottoposti ad anestesia generale. Il “device” permette di ottimizzare il dosaggio dei farmaci sedativi farmacologico- conclude il medico chirurgo- ed un controllo ottimale del dolore garantendo un rapido recupero delle funzioni vitali con il massimo confort per il paziente». La donazione per un valore di circa 3 mila euro «è anche merito di tutto il direttivo del Circolo che ha deciso di donare lo strumento che aiuta gli anestesisti a tenere sotto controllo uno dei parametri fondamentali della vita, quello di lenire il dolore fisico.

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